Homepage
Venerdì 26 Settembre 2008
Usa 2008; Ancora in forse dibattito fra McCain e Obama
Usa 2008; Ancora in forse dibattito fra McCain e Obama A causa dei colloqui bipartisan sulla crisi finanziaria
Washington, 26 set. (Apcom) - Nessuna certezza attorno al primodibattito presidenziale che dovrebbe vedere opposti questa seraBarack Obama e John McCain: i negoziati sul piano di salvataggiofederale dei mercati finanziari - ai quali partecipano i duecandidati - potrebbero infatti far slittare il faccia faccia,come peraltro chiesto dallo stesso McCain.Il candidato Repubblicano aveva chiesto di sospendere la campagnaelettorale per poter affrontare la crisi, ma sta di fatto che aparte essersi fatto fotografare alla riunione bipartisanconvocata alla Casa Bianca da Gerge W, Bush, il suo contributo aldibattito è stato a detta dei testimoni assai scarso; inoltre,accusano i Democratici, la campagna Repubblicana non è affattostata interrotta, e il tutto si ridurrebbe a una manovra politica"per il salvataggio di McCain", dato ieri in pesante ritardo neisondaggi.Le televisioni - e Obama - sembrano intenzionati ad andareavanti: il candidato Democratico ha anzi annunciato chel'economia farà parte dell'agenda del dibattito, inizialmentededicato alla politica estera: "La crisi ha effetti globali, nonpossiamo essere forti all'estero se non lo siamo a casa". McCainha da parte sua espresso la speranza che i negoziati - cheriprenderanno in mattinata - possano chiudersi in tempo perpermettergli di partecipare, ma, ha aggiunto, "il Paese viene alprimo posto".Oltre ai candidati, alla riunione convocata da Bush hannopartecipato i leader parlamentari dei due schieramenti: data larigida separazione dei poteri e la struttura dei partiti (assaipiù dipendenti dalla lealtà degli elettorati locali che non daquella alla Casa Bianca), il loro assenso è fondamentale per farpassare una nuova normativa, come molti Presidenti si sonoaccorti a loro spese: basti pensare che negli anni Venti gliStati Uniti non aderirono alla Lega delle Nazioni, creaturavoluta da Woodrow Wilson, per la mancata ratifica del trattato;di fatto, uno dei pochi inquilini della Casa Bianca ad essereriuscito - grazie a una non comune abilità di lobby, negoziati epressioni - a far passare senza troppi tagli un programma diriforme interne (sui diritti civili) è stato Lyndon B. Johnson,pur esecrato per l'intervento in Vietnam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA