Usa 2008/ Affluenza nuovi elettori chiave vittoria Obama - focus

Usa 2008/ Affluenza nuovi elettori chiave vittoria Obama - focus Molti appartengono alle minoranze e molti sono giovani under 30

Roma, 5 nov. (Ap-Apcom) - Oltre 134 milioni di americani, e forseoltre 136 sono andati a votare per queste elezioni. L'affluenzaalle urne, forse la più alta dal 1960, è stata una delle chiavidella vittoria di Barack Obama.Il senatore dell'Illinois stanotte da Chicago ha tenuto uncommovente discorso imperniato sull'importanza dell'unità delpaese per il sogno americano. E' stato un appello a sanare ledivisioni, ma anche un profondo encomio alle forze che l'hannovotato, e che a suo parere hanno fatto la differenza. Senza dirloesplicitamente, Obama ha lasciato capire che ringrazia gliafroamericani e gli ispanici oltre a chi ha creduto in lui al dilà del colore della sua pelle; che la sua vittoria si fonda su unlavoro instancabile per portare alle urne chi non c'era maiandato e voleva quest'anno far sentire la propria voce. Insommache la sua scommessa, andare a pescare in un bacino elettoraleinesplorato e fatto di gente 'muta' risvegliandone l'entusiasmo,ha pagato.I primi dati dicono che Obama potrebbe avere ragione al di làdella retorica. Ogni calcolo sull'affluenza richiede tempo in unpaese dove per votare bisogna prima registrarsi alle listeelettorali; anche perché il calcolo degli elettori potenzialiviene fatto a volte su criteri diversi e oscillanti. Per esempio,la popolazione carceraria in quasi tutti gli Stati non ha dirittodi voto. Ma sembra fuori di dubbio che quest'anno in effetti gliamericani siano accorsi alle urne: si vedeva ieri e nellesettimane precedenti nelle lunghissime file ai seggi.Secondo Michael McDonald della George Mason University,sarebbero 136,6 milioni gli elettori che hanno effettivamentevotato (un calcolo basato sull'88% dei dati disponibili e sulleproiezioni del voto per corrispondenza). I metodi di Masonrilevano su questa base un'affluenza del 64,1%: la più alta dal1908 (quando votò il 65,7% degli aventi diritto), e più alta delrecord del dopoguerra, il 63,8% che nel 1960 elesse JohnFitzgerald Kennedy.Ci sono, o c'erano nel 2004, circa 303 milioni di abitanti negliStati Uniti. Nel 2004, in età di voto erano 221 milioni;registrati sulle liste circa 175 milioni; andarono alle urneoltre 122 milioni di persone. Cioè circa il 55,3% dellapopolazione in età di voto.In questo 2008 quindi avrebbero votato 14 milioni di persone inpiù. Sono dati parzialmente confermati da un altro esperto cheusa metodi diversi: per Curtis Gans, direttore del Committee forthe Study of the American Electorate alla American University esuperesperto fra gli esperti dell'affluenza, quest'anno non si èsuperato però il record del 1960. I voti totali, una voltacalcolati i voti anticipati e per corrispondenza - il chepotrebbe richiedere un giorno o due - sarebbero "fra i 134 e i135 milioni". Siccome la popolazione è cresciuta dal 1960, lapercentuale non supererebbe il famoso 63,8% di Kennedy; ma siparla sempre di almeno 12 milioni di elettori in più rispetto al2004.Ma per gli analisti è più interessante la composizione di questoelettorato. Stephen Ansolabehere, professore di scienze politicaa Harvard, sulla base degli exit poll ritiene che l'elettoratobianco fosse circa il 74% dei votanti di ieri. Nel 2000, al primomandato di Bush, i bianchi erano l'81% dei votanti. Questosignifica un forte aumento degli elettori neri, ispanici,asiatici: "un grosso mutamento in termini di composizionedemografica dell'elettorato".Anche l'analisi politica sembra mostrare che è in calol'affluenza dei repubblicani mentre è in crescita quella deidemocratici. In Stati repubblicani come il Wyoming e il SouthDakota, l'affluenza sarebbe addirittura diminuita. Mentre indiversi Stati come North Carolina, Indiana, Delaware, WashingtonDC e Alabama l'affluenza è aumentata; di questi solo l'Alabama havotato McCain.Secondo alcuni analisti - ma non tutti - inoltre forte è statal'affluenza dei giovani, di solito considerati apatici edisinteressati alla politica.Secondo i dati degli analisti della Cnn sempre elaborati sugliexit poll, sei su dieci dei nuovi elettori registrati per questepresidenziali e politiche 2008 negli Stati Uniti hanno meno ditrent'anni. Fra questi under 30, Obama avrebbe vinto con unmargine del 38%. Il 67% degli ispanici, inoltre, avrebbe votatoper il presidente Obama.Ma il dato più importante sempre secondo questa analisi è che il72% dei nuovi elettori - cioè coloro che si sono registrati pervotare quest'anno per la prima volta, a prescindere dall'età -hanno scelto il democratico Barack Obama. E fra questi nuovielettori uno su 5 è nero (gli afroamericani rappresentano circail 13% della popolazione americana), circa uno su 5 è ispanico(gli ispanici sono circa il 14% della popolazione).

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