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Implantologia: carico immediato di scuola italiana o Toronto bridge?

Scopriamo le differenze tra le due tecniche e i punti di forza del carico immediato, metodologia all’avanguardia nata alla fine degli anni ‘50 per offrire ai pazienti un risultato d’eccellenza

Tutti teniamo al nostro sorriso e alla salute dei nostri denti. Ma può capitare che l’avanzare dell’età, la scarsa attenzione dedicata all’igiene orale, l’insorgere di patologie o il verificarsi di traumi possano portare a perdere uno o più denti: in questo caso, è importante capire come rimediare, non solo per questioni di aspetto, ma per poter continuare a contare su un apparato dentale efficiente. L’implantologia dentale risponde a questa esigenza, offrendo ai pazienti molte soluzioni all’apparenza simili e di pari efficacia. Ma è bene fare qualche distinzione. Per esempio, alcune tecniche sempre più diffuse sono quelle chiamate Toronto Bridge, che realizzano una protesi dell’intera arcata dentale, fissandola con sei impianti (Toronto Bridge su All on six) o con soli quattro impianti (Toronto Bridge su All on four).
Si tratta di tecniche valide, che si presentano offrendo un contenimento dei costi rispetto ad altre metodologie, ma che hanno anche alcuni punti deboli: l’economicità nasce dal fatto che la protesi dell’arcata è realizzata in un unico pezzo, una semplice struttura metallica che sostiene una parte di resina rosa che mima la finta gengiva in cui si inseriscono denti industriali, una soluzione che ovviamente non può essere paragonata per estetica e funzionalità a quella costituita da protesi montate su singoli impianti dentali. Inoltre, pochi impianti e un’intera arcata formata da un pezzo solo significa avere forze che si distribuiscono in modo disomogeneo e carichi che si ripartiscono in modo eccessivo su pochi cm2 di osso e che possono, quindi, provocare disturbi.
Un altro elemento da considerare è che, dovendo sostituire necessariamente tutta l’arcata, in presenza di denti naturali questa tecnica ne prevede la rimozione. Una «spesa biologica» che, pur se necessaria per realizzare queste metodologie, rappresenta per il corpo una perdita che sarebbe più naturale evitare.

L’aspetto biologico al centro

Una metodologia che, invece, mette al centro l’aspetto biologico, sia in termini di rispetto degli elementi dentali residui sia riguardo al paziente e al suo benessere, è l’implantologia a carico immediato di scuola italiana. Conosciuta come metodologia all’avanguardia e innovativa, è in realtà nata alla fine degli anni ‘50 del secolo scorso per offrire ai pazienti un risultato d’eccellenza, garantendo molti vantaggi, tra cui interventi solo minimamente invasivi, la mancanza di suture e tagli, tempi di recupero molto rapidi e la possibilità di applicare queste tecniche anche per pazienti con scarsità d’osso o con patologie debilitanti come diabete, cardiopatie o tumori.
Uno dei suoi punti di forza sono i particolari impianti che utilizza, realizzati in titanio grado 2, un materiale biocompatibile e resistente che garantisce un’osteointegrazione perfetta e duratura nel tempo. Questi impianti possono essere piegati durante l’inserimento, adattandosi perfettamente all’anatomia del cavo orale del paziente, senza comprometterne la stabilità o la durata nel tempo, e si possono inserire anche i pazienti con scarsità d’osso. Il carico immediato italiano consente, inoltre, di evitare soluzioni non rispettose dal punto di vista biologico, scongiurando la rimozione di denti sani: permette di mantenere la propria dentatura naturale, sostituendo solo i denti che necessitano di intervento.
I Centri Implantologici Tramonte sono cliniche d’eccellenza per l’implantologia a carico immediato di scuola italiana: la profonda conoscenza di questa metodologia, l’esperienza nella cura di pazienti e la grande attenzione che i professionisti e il personale riservano ai pazienti rendono i Centri Implantologici Tramonte dei veri punti di riferimento.

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