Si riaccende il dibattito sul dinosauro re dei predatori

Un provetto cacciatore subacqueo o un predatore da battigia: si riaccende il dibattito tra paleontologi sullo stile di vita del celebre spinosauro, il più grande dinosauro predatore di tutti i tempi che 95 milioni di anni fa nuotava nei fiumi dell'attuale nord Africa. A riaprire il confronto scientifico è lo studio dell'Università di Chicago, che sulla rivista Plos One mette in dubbio le conclusioni di un precedente lavoro (pubblicato su Nature da un gruppo internazionale con una forte partecipazione italiana) in cui si puntava sulla densità delle ossa dell'animale per dimostrarne la caccia subacquea.

Il lavoro, pubblicato nel 2022 da un team guidato dal paleontologo italiano Matteo Fabbri, era stato svolto nei laboratori e nelle collezioni dei musei naturalistici di mezzo mondo, sezionando e osservando al microscopio le ossa di rettili, mammiferi e uccelli, sia fossili che attuali, oltre a quelle dello spinosauro e di due suoi 'cugini', gli spinosauridi Baryonyx e Suchomimus. Da una complessa analisi statistica era emerso che le ossa dello spinosauro erano tra le più dense e compatte di tutto il regno animale e probabilmente fungevano da zavorra per facilitargli l'immersione per la caccia. Il nuovo studio, coordinato da Paul Sereno dell'Università di Chicago, sostiene invece che il metodo statistico e i dati utilizzati fossero imprecisi e inappropriati, tanto da invalidare i risultati ottenuti, e per questo indica nuove linee guida per le ricerche future.

A queste critiche risponde punto su punto lo stesso Matteo Fabbri, che attualmente lavora come post-doc all'Università di Chicago. "Il nostro metodo statistico è già stato utilizzato in altri studi di evoluzione biologica e ci ha permesso di ottenere risultati con un'accuratezza dell'85%, un valore che ci consente di dire con una ragionevole certezza che lo spinosauro nuotasse", spiega il paleontologo all'ANSA. "Il nostro modello, tra l'altro, si basa sullo studio di animali moderni e non capisco perché quello che vale per gli animali attuali non possa valere anche per quelli estinti. Al contrario, suscita perplessità il loro modello 3D, secondo il quale uno spinosauro di otto tonnellate sarebbe stato meno denso di un pollo di 500 grammi".

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