Secondo i geologi a rischio il 10-20% della biodiversità

(ANSA) - ROMA, 14 AGO - Circa il 10-20% dell'attuale biodiversità sarebbero incapaci di adattarsi a un clima surriscaldato e quindi a rischio estinzione. Lo afferma un gruppo di ben mille geologi che è allo studio delle cosiddette alghe coccolitoforidi, piccole alghe molto presenti negli oceani e risalenti al Mesozoico (l'Era dei Dinosauri).

La geologa e paleontologa Elisabetta Erba, docente all'Università di Milano, spiega come lo studio di questo periodo che spazia dai 240 ai 66 milioni di anni fa possa aiutare a comprendere l'evoluzione dei cambiamenti climatici di oggi. "La preoccupazione maggiore - sottolinea Erba - riguarda la velocità di adattamento del Sistema Terra in tempi brevissimi, cioè ordini di grandezza più rapidi rispetto a quelli verificatisi (con successo) in natura nel passato lontano. Questa differenza potrebbe risultare fatale per molti ecosistemi". Da qui la paura che il progressivo surriscaldamento del clima possa risultare fatale per il 10-20% dell'attuale biodiversità.

"Attualmente, la temperatura media globale è aumentata di 1-1,5°C rispetto ai tempi preindustriali, la concentrazione di CO2 atmosferica è salita da 280 parti per milione (ppm) a circa 420 ppm. Le proiezioni future indicano che, se continuiamo ad introdurre CO2 nell'atmosfera al ritmo degli ultimi 50 anni, potremo assistere a un ulteriore innalzamento delle temperature, con un aumento previsto fino a + 5°C entro la fine di questo secolo - ha concluso Erba - e la concentrazione di CO2 atmosferica potrebbe raddoppiare".

Lo studio coinvolge ben mille geologi per un totale di 1200 temi di ricerca e di 53 sessioni di lavoro. Il tutto si concluderà a Bari, nella sede del Congresso Nazionale della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, dove a settembre verranno pubblicati i risultati. (ANSA).

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