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Sant’Alessandro 2024, la giustizia laica per una comunità più accogliente

Articolo. Nel ricco programma di festeggiamenti per il Santo Patrono spiccano tre momenti di riflessione in luoghi del tutto inediti e l’atteso spettacolo di deSidera dedicato al «Critone» di Platone, testo fondante del pensiero occidentale

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Fra Andrea Poerio con un ospite della mensa

Per Papa Giovanni Paolo II «la pace richiede quattro condizioni essenziali: verità, giustizia, amore e libertà». Una in particolare per Papa Francesco è «la virtù sociale per eccellenza, che cerca di regolare con equità i rapporti tra le persone». Stiamo parlando della giustizia, il tema scelto quest’anno dal Comune e dalla Diocesi di Bergamo per celebrare la memoria di Sant’Alessandro, Patrono della città. Ogni anno, i festeggiamenti diventano infatti l’occasione per riflettere sull’importanza dei valori universali che trascendono dai confini della fede e diventano elementi essenziali per l’edificazione di una comunità accogliente, giusta e fraterna. Dopo la gratitudine, il coraggio, la speranza, l’umiltà, la fraternità, la compassione, la fiducia, la pace e il dialogo, la memoria del Santo Patrono – militare romano decapitato a Bergamo il 26 agosto 303 - verrà così incarnata nella giustizia, che permette una convivenza pacifica della società e che pone quotidianamente ogni persona davanti alla scelta tra bene e male.

Le novità del programma

I festeggiamenti di Sant’Alessandro prenderanno il via martedì 20 agosto e si concluderanno domenica 1 settembre nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, dove andrà in scena lo spettacolo «Il lungo viaggio della regina di Saba», a cura di «deSidera Bergamo Festival». Il programma è come sempre ricco, con serate di riflessione e preghiera, celebrazioni religiose, appuntamenti di arte, storia e musica, iniziative pensate appositamente per le famiglie e momenti storici che hanno segnato la storia della città, come la «Fiera di Sant’Alessandro» e il «Festival Internazionale del Folclore».

Tra le novità da segnalare, ci sono tre momenti di riflessione di preghiera che quest’anno si svolgeranno in contesti del tutto inediti. Il primo si terrà martedì 20 agosto alle 17 presso il Tribunale di Bergamo, il luogo per eccellenza della giustizia penale e civile. L’evento, dal titolo «La giustizia amministrata e offerta nei tribunali», permetterà di omaggiare Rosario Livantino, il magistrato ucciso dalla mafia e dichiarato beato come martire della giustizia e della fede. In un luogo solitamente non visitabile dal grande pubblico, il referente per Bergamo del Centro Studi Rosario Livantino, l’avvocato Paolo Gamba, dialogherà con il magistrato Vittorio Masia, che ha indossato la toga per 43 anni e che per oltre dodici anni ha guidato il Tribunale di Brescia.

Si proseguirà mercoledì 21 agosto alle 20.45 all’ex Convento del Galgario con la serata «Quando la giustizia diventa carità», dedicata alla giustizia sociale: una città giusta dovrebbe infatti garantire a tutti i suoi cittadini gli stessi diritti e di poter vivere in condizioni di vita dignitose. Quando questo però non è possibile, subentra la carità ed è per questa ragione che questa riflessione, con il direttore della Caritas Bergamasca Don Roberto Trussardi e con il responsabile della Mensa dei Poveri Fra Andrea Poerio, si svolgerà in un luogo simbolo della Caritas diocesana, dove in molti trovano speranza per una vita migliore. Durante la serata si ascolteranno le testimonianze dei responsabili del Dormitorio Galgario – che garantisce un servizio di accoglienza che si prende cura di situazioni di marginalità e di fragilità – e della Mensa dei Poveri dei Frati Cappuccini di Bergamo, da 65 anni attiva per servire pasti caldi e chi ne ha più bisogno.

Terzo appuntamento in un luogo inedito si terrà giovedì 22 agosto alle 20.45 presso l’Istituto delle Suore delle Poverelle. Nella sede di via don Luigi Palazzolo si rifletterà su «La fraternità ferita: colpa, pena e perdono» con i responsabili di Casa Samaria e della Comunità don Lorenzo Milani di Sorisole. Per l’occasione, si analizzerà la situazione carceraria con una visione di speranza e di rinascita. Casa Samaria - che attualmente ospita sei persone - è una comunità di accoglienza femminile, nata dalla collaborazione tra Caritas Bergamasca e l’Istituto Palazzolo delle Suore Poverelle, con l’obiettivo di offrire alle donne detenute in carcere la possibilità di usufruire delle misure alternative alla detenzione in un ambiente il più possibile familiare ed educativo. Si parlerà di condanne, ma soprattutto della possibilità di rieducare.

Durante l’incontro, le ospiti di Casa Samaria consegneranno ai rappresentanti della Fondazione Adriano Bernareggi uno stendardo realizzato a mano. La grande bandiera, insieme ad altre dieci opere, sarà esposta nella mostra curata dallo street artist Geometric Bang «A passo d’uomo. Nuove incursioni urbane», visitabile da venerdì 23 a lunedì 26 agosto presso l’ex Ateneo di Scienze, Lettere e Arti. Fondazione Adriano Bernaggi proporrà anche, mercoledì 28 agosto alle 18.30 all’ex Oratorio di San Lupo, «Opere di riconciliazione. Quando l’arte incontra la giustizia», una riflessione sul contributo dell’arte nei percorsi di giustizia.

La mostra «Artisti, Amici, Superstar», aperta al pubblico da mercoledì 28 agosto a domenica 1 settembre nella sede di via San Tomaso 7, è infatti diventata un laboratorio inedito in cui attivare incontri di giustizia riparativa e percorsi di messa alla prova per minori colpevoli. Spiegherà questa relazione l’ideatrice del progetto Giovanna Brambilla, insieme all’educatore Francesco Pandolfi e a Lorenza Pulinetti.

Il «Critone»

Oltre a questi appuntamenti, vi consigliamo di appuntarvi in agenda un’altra data. Sabato 24 agosto alle 21, la Cattedrale di Sant’Alessandro ospiterà infatti il tradizionale spettacolo teatrale di «deSidera Bergamo Festival». Dal testo originale di Platone verrà portato in scena il «Critone. Dialogo sul vivere secondo onestà e giustizia», nella versione scenica originale di Carlo Rivolta e Nuvola de Capua.

Il testo classico, un’opera letteraria in forma di dialogo composta nel 395 a.C, verrà letto integralmente dai tre attori in scena: Luciano Bertoli (Socrate), Matteo Bertuetti (Critone) e Gabriele Reboni (Le Leggi). «deSidera Bergamo Festival» offrirà così la possibilità di ascoltare uno dei testi fondativi del pensiero occidentale, che offre chiavi di lettura contemporanee su come interpretare il tema della giustizia in una comunità.

Lo spettacolo si svolge in cella, dove Socrate dormiente attende la sua morte, e mette in luce alcune delle tematiche più importanti trattate nell’opera platonica, a partire dal piano di Critone per far evadere l’amico Socrate dal carcere di Atene. Socrate però rifiuta: l’uomo giusto, di fronte a una sentenza scaturita dalle leggi che rispetta, non può che accettare il verdetto, anche qualora le leggi siano ingiuste. «Veniamo coinvolti – spiega la regista Nuvola De Capua in una serie di riflessioni e domande sull’onestà, la giustizia, la responsabilità, l’obbedienza al patto con le Leggi, l’assoluto rifiuto della violenza e rimaniamo sospesi, come Critone, fino alla fine. Socrate è incarcerato, ma il suo pensiero è libero. E noi, liberi cittadini della nostra Città, che cosa pensiamo della giustizia e delle leggi? Siamo capaci di essere coerenti, come Socrate, nel nostro pensare, dire e fare?»

«È giusto – prosegue la regista – rispettare le leggi scritte, anche quando le percepiamo essere in opposizione alla legge morale? Qual è la differenza fra crimine e reato? Quando, invece, commettendo un reato, si compie anche un’azione moralmente valida? Partendo da queste domande, la riflessione potrà sia svilupparsi in un approfondimento delle ragioni di Socrate, sia far nascere interrogativi riferiti a situazioni inerenti alla contemporaneità: nella società di oggi esistono crimini che non sono reati? E reati che non sono crimini?».

L’ingresso allo spettacolo è gratuito, con prenotazione consigliata su Eventbrite . Dopo lo spettacolo, sotto i portici del Palazzo della Ragione, si potrà degustare la torta di Sant’Alessandro, accompagnata da una selezione di vini offerta dal Consorzio Tutela Valcalepio. Il momento conviviale è promosso dal Comune di Bergamo, in collaborazione con la Fondazione Adriano Bernareggi e all’associazione Paolo Belli Onlus.

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