Scienza e Tecnologia
Mercoledì 17 Gennaio 2024
Rinviato il lancio della missione Ax-3, con l'italiano Villadei
Il lancio della missione Ax-3 con l’italiano Walter Villadei è rinviato al 18 gennaio. Lo rende noto l’azienda SpaceX in un post sulla piattaforma X. “Ora l’obiettivo è giovedì 18 gennaio” e il “tempo addizionale – si legge – consentirà di completare i controlli pre-lancio e l’analisi dei dati relativi al veicolo”. Il lancio del razzo Falcon 9 della SpaceX era inizialmente previsto dalla piattaforma 39A del Kennedy Space Center a Cape Canaveral (Florida) alle 23,11 di oggi, mercoledì 17 gennaio. La nuova possibilità prevista in caso di rinvio è alle 23,49 del 18 gennaio. Dell'equipaggio della missione Ax-3 fa parte l'italiano Walter Villadei, colonnello dell'Aeronautica Militare Italiana, che a bordo ha il ruolo di pilota. Vola con lo svedese Marcus Wandt, della nuova classe di astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea e con il primo astronauta turco, Alper Gezeravci. Al comando c'è il veterano Michael Lopez-Alegria, che dopo una lunga carriera nella Nasa lavora adesso per l'Axiom Space. "Il nostro Paese, in passato, ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione della Iss, ma oggi siamo a un punto di svolta: i privati iniziano a entrare da protagonisti, basta guardare a Space X, e sta cominciando a svilupparsi un'economia lunare", ha detto Villadei nella conferenza stampa alla vigilia del lancio. "In questo panorama, l'Italia può e deve mantenere una presenza forte e non può farlo senza l'industria. Da questo punto di vista - ha aggiunto - la missione è un po' un banco di prova: il suo scopo principale, oltre a quello scientifico, sarà testimoniare che l'Italia ha avuto la giusta intuizione e può giocare un ruolo da protagonista". 'Voluntas' è il nome latino scelto per questa missione, nella quale sono previsti 30 fra esperimenti e dimostratori tecnologici, ai quali i quattro membri della missione Ax-3 lavoreranno per i 14 giorni che trascorreranno sulla Stazione Spaziale. Accanto alle numerose aziende coinvolte nella missione, a rappresentare l'Italia c'è una forte componente istituzionale che, sotto la Presidenza del Consiglio, coinvolge i ministeri della Difesa, delle Imprese e del Made in Italy, dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Aeronautica Militare e Agenzia Spaziale Italiana. L'accesso sicuro allo spazio e i risvolti fisiologici della permanenza in orbita sono i temi dei sei esperimenti dell'Aeronautica Militare, che svolge anche un ruolo di coordinamento per le attività promosse da aziende e startup italiane. Quattro i test coordinati dall'Asi, che arriva così a 83 esperimenti realizzati in orbita a partire dal 1997, anno della firma del Memorandum of Understanding con la Nasa. Il contributo delle aziende va dalla telemedicina all'abbigliamento aerospaziale. Si va dalla misura in tempo reale del flusso di particelle cosmiche e della capacità di protezione offerta agli astronauti da speciali materiali sviluppati dall'azienda costruttrice di automobili Dallara, all'utilizzo di un nuovo protocollo messo a punto dalla Mental Economy di Lucca con il supporto di Pwc Italia, per migliorare l'efficienza neuronale di chi svolge attività stressanti. E' dedicato alla telemedicina il progetto della Gvm Assistance di Ravenna, all'abbigliamento aerospaziale quello della startup marchigiana Spacewear.
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