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Ridere, commuoversi e fare comunità. Una magia possibile con i burattini

Articolo. Un pomeriggio di fine settembre, una compagnia di burattinai e tante risate a chi vive il paese e a chi desidererà esserci. Questo il regalo che anche quest’anno Foto Ottica Carminati fa al territorio in collaborazione con Fondazione Benedetto Ravasio. L’appuntamento è con «Arlecchino coto e stracoto d’amore» sabato 28 settembre alle 16.30 a Calusco d’Adda nella piazzetta davanti al punto vendita in via Vittorio Emanuele

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Due giovani innamorati, qualcuno che ostacola il loro amore e un pretendente che lei non ama. Colpi di scena, trovate improvvise per cercare di aggirare gli ostacoli, momenti in cui tutto appare perduto e i due innamorati irrimediabilmente distanti e poi, il tanto desiderato lieto fine. Ecco la ricetta di un classico. Potrebbero essere Renzo e Lucia dei Promessi Sposi, capolavoro di Alessandro Manzoni o due protagonisti di una moderna serie tv, in cui si ride, si piange e alla fine si tira un sospiro di sollievo.

Invece, in questo caso, lei e lui hanno la testa di legno e sono alti meno di mezzo metro. Lui è Arlecchino, vivace e astuto personaggio della commedia dell’arte. Lei Colombina, l’eterna amata di lui, che rischia di finire in sposa al Capitano Spaccamonti, un soldato vanaglorioso che tanto piace a suo padre, l’avido e geloso Pantalon de’ Bisognosi, che vorrebbe sistemare la figlia col classico “buon partito”. Per sapere se i due riusciranno a coronare il loro amore l’appuntamento è a Calusco d’Adda sabato 28 settembre alle 16.30 in via Vittorio Emanuele II nella piazzetta davanti a Foto Ottica Carminati, che anche quest’anno regala al paese e al pubblico uno spettacolo di burattini, «Arlecchino coto e stracoto d’amore». In caso di maltempo, lo spettacolo è spostato al Centro Civico San Fedele, in viale dei Tigli 138 a Calusco d’Adda.

«Sponsorizziamo questo appuntamento da anni – spiega Marco Carminati, titolare di Foto Ottica Carminati , che con i suoi due punti vendita è presente a Calusco d’Adda e ad Almenno San Salvatore Siamo partner storici della Fondazione Ravasio e come loro siamo convinti che i burattini siano una forma d’arte capace di richiamare persone di tutte le generazioni, da grandi e piccini, ad anziani, strappando un sorriso a tutti, ma anche offrendo spunti di riflessione e insegnamenti semplici ma profondi come aiutare gli altri e credere nella solidarietà, nell’amore per la propria famiglia e per il proprio territorio».

Aperto il piccolo sipario della baracca dei burattini, il pubblico di Calusco potrà ridere, tenere il fiato sospeso ed emozionarsi seguendo la storia di questi due celebri innamorati e delle peripezie che li attendono, portato in scena da Baraca&Böratì, la compagnia dei burattinai Pietro Roncelli e Gabriele Codognola che da sempre fonde le maschere della tradizione bergamasca e della commedia dell’arte con personaggi di fantasia e leggende della tradizione.

«Quando ogni anno pensiamo allo spettacolo di burattini da regalare alla comunità – racconta il titolare di Foto Ottica Carminati – ciò che più ci emoziona è vedere le persone coinvolte, che ridono e partecipano attivamente, come i bambini che cercano di mettere in guardia Arlecchino dai cattivi per poi gioire con lui. Per un pomeriggio siamo tutti insieme davanti a questa forma d’arte antica ma rivolta al futuro, abbandoniamo schermi e smartphone e torniamo ad essere attivi e stimolati. Non si tratta solo di seguire una storia, ma di entrare a farne parte. Per me è il pubblico il vero spettacolo».

Da Arlecchino al palio caluschese, tutti in piazza per «La Bora»

«Arlecchino coto e stracoto d’amore» è parte della rassegna «Borghi&Burattini» organizzata da Fondazione Benedetto Ravasio in collaborazione con l’ente turistico Terre del Vescovado. La Fondazione è un’istituzione culturale impegnata sul territorio da oltre 28 anni nella valorizzazione e nella promozione del teatro di figura e della tradizione dei burattini bergamaschi tra spettacoli e mostre, a cui si aggiunge una rigorosa attività di studio e documentazione scientifica e il prezioso Museo del Burattino, nato per dare rilievo a un’arte teatrale considerata troppo spesso come minore.

Lo spettacolo è solo una delle iniziative del tradizionale appuntamento con «La Bora», il palio delle contrade caluschesi che la scorsa domenica – in una speciale anteprima – ha colorato le strade del paese con le opere dei madonnari, che quest’anno hanno realizzato i loro capolavori ispirandosi ai cento anni della nascita della radio, traducendo arte visiva l’evoluzione della comunicazione, dalle onde radio ai social. Prima di ridere seguendo le peripezie di Arlecchino e della sua amata Colombina, domani sera al cineteatro san Fedele si terrà la cerimonia di apertura del palio, mentre domenica 29 settembre l’appuntamento è alle 14 con i tradizionali giochi che animeranno le vie della città.

«Far vivere le proprie comunità è fondamentale e comincia tutto dal territorio – spiega Marco Carminaticredo che chiunque abbia un’attività commerciale debba essere protagonista della vita in cui è inserito e ringraziare il territorio grazie a cui lavora e che permette a una o più famiglie di vivere e avere uno stipendio. Bisogna ripartire dai negozi di vicinato per far rivivere le nostre strade. Se non puntiamo su quello i nostri diventeranno sempre più paesi dormitorio e meno sicuri».

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