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Perché «settembre è il nuovo maggio» quando si tratta di piantare fiori

Articolo. Settembre è alle porte e la pacchia delle è finita. Ma mettiamo il pessimismo da parte e vediamo questo periodo di novità come una nuova primavera per noi stessi e per il nostro giardino. Ecco una guida per una vera e propria “riforestazione settembrina”

Lettura 6 min.

Naturalmente, in giardino, maggio non è un momento a corto di colori e rovinato da quelli che possiamo definire “i pezzetti croccanti”, vale a dire le foglioline bruciacchiate dalla siccità. Eppure, a noi non piace vincere facile: pensiamo quindi a come avere un giardino perfetto anche quando arriva l’autunno.

Questa visione delle quattro stagioni del giardino non si ascolta solo nelle sinfonie di Vivaldi, ma può diventare una regola non scritta, una sorta di ora et labora del giardinaggio, che implica anche qualcosa che i giardinieri troppo spesso trascurano: tattiche di manutenzione proattive che aiutano a ottenere il massimo rendimento dalle piante da fiore, anche se annuali e piantate mesi fa. Dobbiamo accogliere l’autunno con lo stesso entusiasmo che fanno a Giverny, il giardino del pittore Claude Monet in Francia, dove conducono i visitatori lungo il vero e proprio sentiero del giardino verso la stagione successiva.

Mentre il caldo comincia a diminuire, non mi stancherò mai di ribadirlo perché è così che è esplosa la mia passione per i giardini, è importante fare gite didattiche e visitare giardini in cerca di idee, soprattutto durante le stagioni che spesso ci sconcertano.

La sinfonia floreale

La bellezza della natura sta prima di tutto nella sua essenza innata; perciò le ispirazioni esotiche, per quanto affascinanti, vanno contenute o naturalizzate. Il succo della questione è come combinare forma, colore e trama per creare il giardino dei sogni. Il colore è solo un elemento della sua strategia e non è nemmeno la prima cosa della lista. Anche se potrebbe essere ciò su cui molti giardinieri, esperti o meno, si concentrano quando acquistano le piante. I colori forti suscitano opinioni forti: i giardini dai colori caldi hanno i loro detrattori così come i loro sostenitori, così come anche quelli pastello.

La forma delle fioriture invece è un fattore che spesso passa inosservato, almeno ai nostri occhi, contrariamente da quanto fanno gli impollinatori. Una varietà di insetti risponde a una gamma di forme. L’evoluzione di ciascuna specie insieme a particolari piante autoctone ha progettato relazioni intime: i fiori non sono adatti a tutti. I giardini erbacei, ispirati a quelli dei cottage inglesi, che stanno spopolando in questo periodo sono una valida tavolozza che esprime a pieno la primavera settembrina.

Pensiamo alle forme che assumono le infiorescenze: mentre l’estate volge al termine, la Patrinia e i sedum più alti stanno ancora andando forte con le loro fioriture dalla sommità piatta. Le scelte sferiche invece includono il globo amaranto (Gomphrena globosa) e il serpente a sonagli (Eryngium yuccifolium). La grande lobelia blu (L. siphilitica) offre spighe verticali, così come la pianta obbediente (Physostegia virginiana). Scegliere forme diverse è particolarmente importante dall’estate in poi, quando spuntano così tanti fiori simili a margherite. Tra questi: Helenium, Rudbeckia e Silphium, astri e crisantemi perenni.

Nel caso di fioriture simili, vale la pena giocare con altezze e scale diverse. Alcuni degli astri, ad esempio, sono margherite molto carine, piccole, minuscole, poi ci sono quelle più grandi e più audaci. Occorre sfruttare al massimo i fiori con sottili differenze e particolarità per farli spiccare nel gruppo, come Rudbeckia Henry Eilers, con i suoi petali aculei. Ecco che l’importanza del colore torna alla ribalta poiché può davvero aiutare in un momento dell’anno in cui spesso c’è troppo giallo nelle fioriture: può essere utile mescolarlo con i fiori arancioni e gialli della Rudbeckia hirta Irish Eyes, con i loro vistosi centri verdi, o i petali rossi e gialli di fiore annuale della Gaillardia pulchella.

Le prime piante a cui potremmo pensare per rafforzare lo spettacolo tardivo del giardino sono le classiche combinazioni di piante perenni autunnali con piante annuali coltivate principalmente da seme e piantate in primavera: zinnie, spinosa Celosia, tabacco in fiore (Nicotiana) e Cosmos sulphureus arancione, con il suo bonus di fogliame testurizzato di felce. Tutti vanno ancora forte a fine estate, grazie alla regolare potatura degli steli, che rendono queste varietà da semina validi prodotti per la sperimentazione di una sorta di flower farm domestica.

Aggrappandomi allo spunto della coltivazione domestica di fiori da recidere, non posso non menzionare le mie amate dalie, le “bellezze audaci” dell’amaro finale di stagione estiva. La loro gamma forme è una lezione pratica sui consigli precedenti su forme e colori. Lasciamo che il gelo annerisca e “abbatta” le dalie – una giornata molto triste in giardino – e aspettiamo una settimana prima di tagliare gli steli e scavare i tuberi. Le piante sradicate riposano per alcuni giorni in cassette, il fusto termina verso il basso, così l’umidità in eccesso viene drenata. Poi vanno arrotolati in fogli di giornale e riposti in cantina per l’inverno.

L’ultimo atto della stagione saranno i crisantemi perenni, che dureranno finché il gelo non li prenderà. I loro toni rosati forniscono una pellicola rinfrescante ai colori infuocati dell’autunno.

Settembre per rinnovare il giardino

Non provate una sensazione di “mondo nuovo” a settembre? La luce pomeridiana cambia diventando color tè, gli alberi si fondono nei colori autunnali e il giardino ci invita a tornare dopo la siccità di agosto. C’è un altro motivo per considerare settembre come maggio: è un periodo in cui siamo impegnati a lavorare, non solo ad ammirare. Il seme è salvato; le piante perenni sono divise e i bulbi vengono acquistati e piantati. Sinfonie sensoriali a parte, è giunto il momento di mettere a soqquadro il giardino. Ecco consigli veramente pratici, un vero e proprio workout del giardinaggio, che propongo a voi lettori.

Procediamo per gradi partendo dalle sensazioni fino ad arrivare alla vanga. Potreste notare alberi e arbusti che sbocciano qualche fiore fuori stagione (forsizia, alcuni rododendri). Fino all’inizio delle piogge autunnali, le piante continuano a rispondere al caldo e alla siccità e una di queste risposte allo stress è uno strano modello di fioritura. Vedrete anche gli alberi che perdono foglie o cambiano colore prima del solito. La caduta precoce delle foglie è un meccanismo protettivo e adattivo e non necessariamente motivo di preoccupazione. Se sospettate che una pianta abbia ceduto alla siccità, vi consiglio di aspettare per rimuoverla fino alla primavera; a volte le piante si riprendono e lanciano nuovi germogli nonostante la morte delle loro cime.

Se quest’anno avete piantato alberi o arbusti, continuate ad annaffiare. Le piante necessitano di acqua in modo direttamente proporzionale allo stato delle loro radici: quanto meno sviluppato è il sistema radicale, tanto più necessita di irrigazione. Come se non bastasse anche la cura del prato è un compito primario in autunno. Alcuni di voi potrebbero ridacchiare di questo, considerando che molti prati assomigliano a zerbini dopo un’estate. La maggior parte del tappeto erboso si riprenderà, ricrescendo dalle radici quando ritorna la pioggia. Strappate o trattate le erbacce, le uniche che paradossalmente hanno sempre la resilienza di rimanere ancora verdi.

Se il prato ha bisogno di essere ricoperto di paglia o aerato, fatelo adesso. L’aerazione crea buchi ed estrae pezzi di tappeto erboso ed è più facile da fare dopo che un paio di temporali hanno inumidito il terreno. Entrambi i processi migliorano la penetrazione dell’acqua nel tappeto erboso l’anno prossimo. Dopo questi sforzi, vedrete delle macchie scalpate nel prato. Riempitele con nuovi semi. Una volta sistemato il prato, che è lo sfondo dello spettacolo, dividete le piante perenni a fioritura primaverile. Settembre e ottobre sono buoni mesi per dividere le piante e condividerle con vicini e amici. Se tutti portassero le divisioni delle piante alle partite autunnali di calcio, pensate all’espansione del giardino che ciò potrebbe causare! Iris, peonie e papaveri orientali si dividono tutti bene ora. Arricchite la nuova area di semina con compost e non lasciare che le radici si secchino prima del reimpianto.

Terra nuda? Se avete ripulito un’area per futuri interventi paesaggistici è altrettanto importante fornire copertura invernale. Ora piantate il trifoglio cremisi o altre colture di copertura da coltivare durante la primavera. Senza copertura invernale, il terreno viene compattato dalla pioggia e ricoperto di erbacce invernali. Oppure potete progressivamente raccogliere le foglie cadute e ammucchiarle in qualsiasi punto nudo. In ogni caso, non lasciare che il terreno vada in inverno senza una copertura accogliente.

Continuate a raccogliere la frutta, minifrutti e mele in particolare, e la verdura di fine stagione, prima di procedere con la pulizia, ma nel frattempo non scordatevi di sistemare l’orto invernale. Successivamente potate i minifrutti e gli arbusti da fiore, come le rose rampicanti. Installate cisterne d’acqua per raccogliere la pioggia quest’autunno e inverno. L’acqua piovana è ottima per annaffiare le piante ericacee come mirtilli, rododendri e camelie. A tal proposito chi ha un giardino abbastanza spazioso e con i requisiti geologici, potrebbe scegliere di adibire una zona per un rain garden . Questi particolari “giardini della pioggia” si presentano come delle leggere depressioni del suolo. Sono ricoperte dal verde e sono simili a delle aiuole ma con una funzione tecnica importante; infatti, hanno il compito di gestire e controllare le grandi quantità d’acqua piovana provenienti principalmente dai tetti, dalle sedi stradali e dalla pavimentazione. Inoltre, questo particolare sistema di installazione, contribuisce alla riduzione dell’inquinamento idrico, perché queste depressioni artificiali ricoperte di verde intercettano e trattengono l’acqua piovana.

Non c’è fretta ma occorrono fantasia e zelo. Pianificate il giardino del prossimo anno realizzando schizzi approssimativi dei bordi dei fiori e dell’orto. Questo vi aiuterà a individuare cosa ha funzionato nel tuo giardino e cosa no! Fra una potata e una raccolta non scordatevi di ordinare le piante autunnali. Ordinate subito i bulbi a fioritura primaverile da piantare quest’autunno, se no i campi di tulipani resteranno un miraggio. Scegliete nuovi alberi e arbusti: cresceranno vigorosamente la prossima primavera se piantati quest’autunno. Fate scorta di fragole, lamponi, cespugli di ribes e altri frutti di bosco da coltivare l’anno prossimo, poiché è meglio piantare queste piante durante la stagione dormiente.

Se avete letto tutto l’articolo sicuramente è un utile riscaldamento, ma è ora di passare dalle parole ai fatti e scordarsi le giornate passate a leggere romanzi rosa sotto l’ombrellone per aprire i manuali di idraulica. Buon divertimento!

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