Olimpiadi/ Boxe, Russo in finale: "Ho vendicato Musone e Damiani"

Olimpiadi/ Boxe, Russo in finale: "Ho vendicato Musone e Damiani" L'azzurro dei massimi: "Vinco e aspettatevi una dedica speciale"

Pechino, 22 ago. (Apcom) - "Rino, parli inglese? Allora traduci".Clemente Russo fa il mattatore alla fine del match vittoriosocontro lo statunitense Deontay Wilder (7 a 1) che lo porta allafinale dei pesi massimi di domani alle Olimpiadi.Per rispondere a un giornalista Usa che gli chiede del match,precetta il commentatore tv Rino Tommasi e gli fa fare dainterprete. Ma la performance fuori dal ring del pugile delleFiamme oro era cominciata prima. Appena arrivato all'incontro conla stampa nel Workers's Gymnasium di Pechino, aveva chiesto comemai sul servizio d'informazione che ha sul telefonino, venganocitati tutti gli altri azzurri, ma lui mai. "Vediamo se almenoadesso che sono in finale - scherza - mi arriva un sms dove siparla di me". Sempre a proposito di sms svela un ritoscaramantico. "Quando combatto all'estero non rispondo a nessuno.Dal 2006, quando vinsi un torneo. Da quel momento ho fatto così -racconta il pugile di Marcianise - e mi ha portato bene". Ma guaia parlargli di superstizione: "Sono cattolico, la storia di unuomo non la fanno certo le scaramanzie, ma le azioni".Sul match di oggi, spiega di non avere avuto difficoltà control'acerbo avversario: "Wilder è molto più alto e ho fatto ilnecessario e sufficiente per batterlo, oggi ero al 70 per cento.Il cento per cento me lo tengo per la finale". Poi passa alladedica della vittoria con due destinatari, il suo concittadinoAngelo Musone e il tecnico azzurro, Francesco Damiani: "Ai Giochidi Los Angeles nell'84, entrambi persero contro dei pugili Usa.Oggi li ho vendicati". La finale di domani (alle 15.20 in Italia)contro il russo Chagaiev, la prima dopo vent'anni per il pugilatoazzurro ai Giochi, sarà la rivincita del mondiale dello scorsoanno: "Vinsi per 7 a 6, ma non ci devo pensare, per non partiretroppo rilassato. Di certo sono più sereno sapendo di avere giàuna medaglia al collo". Appagato quindi dell'argento sicuro? "No,sono venuto per vincere e dopo la vittoria aspettatevi una dedicaspeciale".

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