Obama/ Khodorkovskij (Yukos): Sarà il Gorbaciov americano

Obama/ Khodorkovskij (Yukos): Sarà il Gorbaciov americano L'ex uomo più ricco di Russia commenta dal carcere siberiano

Mosca, 7 nov. (Apcom-Nuova Europa) - Sarà un "Gorbaciovamericano" il neo-eletto presidente Usa Barack Obama: questo ilparere dell'ex uomo più ricco di Mosca, Mikhail Khodorkovskij,già matron della major Yukos, attualmente detenuto in un carceresiberiano per frode ed evasione fiscale. In un articolopubblicato oggi dal quotidiano Vedomosti, Khodorkovskij prevedeuna "Perestroika globale" da compiersi grazie al nuovo inquilinodella Casa Bianca. "Non è un caso che la crisi finanziaria subitoabbia dato popolarità a Barack Obama, che per gli elettori degliStati Uniti richiama l'idea della Perestroika". E in base aquanto scrive l'ex oligarca lo slogan utilizzato da Obama,'Change we need' coincide pienamente con l'idea di cambiamentoportata negli anni '80 dal leader sovietico Gorbaciov.In Obama Khodorkovskij vede "un analogo americano del nostroMikhail Gorbaciov e declina in 12 punti quello che attende lapolitica nazionale americana e internazionale nei prossimi anni.In primo luogo un "rafforzamento in termini di valore del ruolodegli Stati come regolatori in economia". E in tal senso il casoYukos - compagnia petrolifera demolita attraverso una lottagiuridica del fisco russo - fa storia. Ma secondo Khodorkovskijla svolta a sinistra americana si rifletterà non soltanto alivello nazionale o continentale, ma globale. E sarà la rispostadel mondo alle minacce della crisi accumulatesi negli ultimidieci anni. "Noi siamo abituati a guardare al mondo con gli occhidell'investitore" dice l'ex business man. "Valutando i piùdiversi processi e problemi e rischi soltanto con il punto divista del 'come questo influirà sui mercati finanziari'" ma talevalutazione ha una natura "isterica" che può portare soltanto alcollasso. Ma secondo l'ex magnate tra 12-15 anni, una voltaspazzate via le conseguenze delle politiche 'neocon', il nuovosocialismo potrà "armonizzate l'economia mondiale e inizierà unanuova fase di liberalismo e dopo la svolta a sinistra di nuovotornerà la destra ma questo già riguarda il domani", conclude.

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