(ANSA) - ROMA, 20 MAG - La fauna selvatica prospera nelle foreste certificate da Fsc (Forest Stewardship Council, organizzazione non governativa e no-profit che promuove la gestione responsabile di foreste e piantagioni). Nuove prove arrivano da una ricerca condotta dall'Università di Utrecht con il sostegno di Wwf e Wildlife conservation society (Wcs) e dimostrano che le foreste certificate in Gabon e nella Repubblica del Congo ospitano una maggiore abbondanza di grandi mammiferi e specie in grave pericolo di estinzione, come gorilla ed elefanti, rispetto alle aree non certificate.
I biologi ritengono che le foreste certificate ospitino oltre l'80% delle specie terrestri e la certificazione Fsc da sempre la favorisce, proteggendo le specie rare e minacciate e i loro habitat.
Lo rileva Fsc in vista della Giornata internazionale per la diversità biologica 2024, che si tiene in tutto il mondo il 22 maggio: un invito all'azione rivolto a tutti per arrestare e invertire la perdita di biodiversità del Pianeta. In questo contesto, gestire le foreste in modo responsabile si sta rivelando una visione (e un'azione) fondamentale, osserva Fsc.
Pubblicato sulla rivista scientifica Nature, lo studio ha impiegato 474 fototrappole in 14 concessioni: 7 certificate Fsc e 7 non certificate Fsc. Durante il lavoro sul campo (da due a tre mesi per concessione), queste trappole hanno scattato 1,3 milioni di immagini, catturando circa 55 specie di mammiferi tra cui leopardi e gorilla, oltre a varie specie in via di estinzione. La ricerca sottolinea anche il ruolo determinante della caccia nella perdita di biodiversità, ed evidenzia la scarsità di segni riconducibili a queste pratiche e, per contrario, l'aumento delle tracce di fauna selvatica nelle concessioni certificate. (ANSA).
© RIPRODUZIONE RISERVATA