Lombardia, arrivati 80.595 vaccini
All’Asst Bergamo Est si parte il 4 gennaio

Le dosi somministrate nella regione, fino al pomeriggio del 31 dicembre, sono 1.967, in tutta Italia risultano essere 15.728.

Dal 31 dicembre è attivo il Report vaccini antiCovid, con aggiornamenti continui, sul portale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco: i primi dati segnalano la Lombardia come la regione italiana con il maggior numero di dosi di vaccino consegnate al 31 dicembre, pari a 80.595. (l’1% del totale).

Le dosi somministrate in Lombardia, fino al pomeriggio del 31 dicembre, sono 1.967, in tutta Italia risultano essere 15.728. E nella Bergamasca, dopo le prime 100 dosi somministrate agli operatori sanitari nel corso del V-Day del 27 dicembre, negli ospedali di Alzano e al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’Asst Bergamo Est è pronta a partire con le prossime sedute vaccinali a medici, infermieri, operatori sanitari, da lunedì 4 gennaio.

Per quanto riguarda le dosi consegnate, dopo la Lombardia, in testa per il maggior numero, ci sono la Sicilia con 46.510 e il Lazio. In tutta Italia, le dosi consegnate, tra il 30 e il 31 dicembre in tutto ammontano a 470.950, e in diverse realtà le somministrazioni sono state avviate già il 30.

«Pensiamo di arrivare a coprire i 140 mila operatori sanitari tra gennaio e febbraio e da marzo di iniziare con le altre persone», ha spiegato il responsabile della campagna vaccinale per la Lombardia Giacomo Lucchini. Sui tempi, Lucchini ha spiegato che per completare la campagna «dipende molto dalla tipologia dei prodotti e dalle quantità».

Sulla campagna vaccinale è intervenuto anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità: «Il 6 gennaio Ema ha in programma ok a Moderna e saranno cosi disponibili altre 10 milioni e 600 mila dosi di vaccino e vi è in corso in fase avanzata di negoziazione la possibilità di acquisire un numero equivalente di dosi da parte di Moderna. Quindi sommando dosi di Pfizer e Moderna, sostanzialmente arriviamo a sfiorare i 62 milioni di dosi. Quindi credo che questa fine anno debba essere salutata accogliendo un raggio di sole e di luce dopo una notte buia, profonda e dolorosa che è stato il 2020».

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