Le tracce di uno dei primi batteri vissuti sulla terraferma

Le tracce di uno dei primi batteri a sbarcare sulla terraferma, oltre 400 milioni di anni fa, sono state scoperte in alcuni fossili rivenuti in Scozia: si tratta di un cianobatterio, cioè un microrganismo in grado di effettuare la fotosintesi, che intorno a quell’epoca si espanse dagli ambienti acquatici a quelli terrestri, trovandosi a coabitare con alcune delle prime piante.

La scoperta, pubblicata sulla rivista iScience, si deve ad un gruppo di ricercatori guidati dal Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, che hanno ricostruito in 3D le tracce fossili del batterio chiamato Langiella scourfieldii, ritrovate nella cosiddetta ‘selce di Rhynie’: un giacimento vicino al villaggio scozzese di Rhynie famoso per contenere fossili eccezionalmente conservati di alcune delle prime forme di vita terrestre conosciute.




Noti anche impropriamente come alghe verdi-azzurre, i cianobatteri sono cruciali per la vita come la conosciamo oggi: circa 2,4 miliardi di anni fa hanno svolto un ruolo chiave nel trasformare la Terra in un ambiente ospitale, pompando ossigeno nell’aria e sottraendo CO2. Sono infatti i responsabili di quello che è noto come il Grande Evento Ossidativo o Catastrofe dell’Ossigeno: una grande estinzione di massa delle primitive forme di vita che erano invece adattate a vivere in un mondo con scarso ossigeno.

Si presume che questi microrganismi abbiano ‘saltato’ dall’acqua alla terraferma abbastanza presto e facilmente, ma lo studio guidato da Christine Strullu-Derrien costituisce un importante pezzo del puzzle che permette di capire meglio come siano riusciti a ritagliarsi un posto, continuando poi a prosperare fino ai giorni nostri. “A quell’epoca i cianobatteri svolgevano lo stesso ruolo che svolgono oggi”, afferma Strullu-Derien. “Alcuni organismi li usano come cibo, ma sono importanti anche per la fotosintesi. Abbiamo appreso – aggiunge la ricercatrice – che erano già presenti quando le piante iniziarono a colonizzare la terra e potrebbero persino aver gareggiato con loro per lo spazio”.

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