Lanciata con successo missione dell’India verso la Luna (fonte: Isro)

E’ stata lanciata con successo la nuova missione dell’India per portare un rover sulla Luna, Chandrayaan-3. Partita alle 11:05 ora italiana dal Centro Spaziale Satish Dhawan con un razzo Lvm3, la missione impiegherà circa un mese e mezzo a raggiungere la Luna, se dovesse riuscire l’India diventerebbe la quarta nazione a riuscire nell’impresa di portare un rover sul nostro satellite.

Circa 20 minuti dopo il lancio Chandrayaan-3 è stata rilasciata in orbita attorno alla Terra e nei prossimi giorni effettuerà una serie di nuove accensioni per allontanarsi gradualmente dal pianeta e poi dirigersi verso la Luna. Dal 5 agosto la missione inizierà a orbitare attorno alla Luna e inizierà una nuova serie di manovre, di circa 3 settimane, questa volta per avvicinarsi alla superficie: Chandrayaan-3 è composta da un lander denominato Vikram di 1,7 tonnellate con al suo interno il piccolo rover Pragyan da soli 26 chilogrammi. Il loro allunaggio nella regione del Polo Sud, vicino ai siti di discesa previsti anche per le missioni Artemis, è previsto per il 23 agosto. A bordo del lander sono presenti 3 strumenti scientifici per valutare alcune caratteristiche della superficie lunare e altri 2 saranno a bordo del piccolo rover: uno spettrometro a raggi X e uno spettroscopio laser per studiare la composizione chimica delle rocce.

Chandrayaan-3 segue di 4 anni il fallito tentativo di allunaggio della missione Chandrayaan-2 che nel settembre 2019 ebbe un problema al software durante la fase di discesa che portò alla distruzione del lander nell’impatto. Nella nuova missione sono stati completamente rivisti molti aspetti, a partire dalla strategia di avvicinamento alla Luna, sono stati inoltre modificati i software di bordo, rinforzate le gambe per attutire l’allunaggio e modificati i motori per il controllo della discesa. In caso di successo l'India sarà la quarta nazione a condurre con successo un atterraggio lunare robotico sulla Luna, dopo Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA