I ghiacciai delle Alpi Giulie 'lottano per sopravvivere'

(ANSA) - UDINE, 05 SET - Nelle Alpi Giulie i tre ultimi ghiacciai "lottano per sopravvivere". Si tratta del ghiacciaio del Montasio, ancora l'unico definibile tale, e i glacio-nevati del Canin e del Triglav, ridotti a frammenti. Questi corpi glaciali rappresentano il 5% del volume presente durante la Piccola Età glaciale. Il Canin è passato da 9,5 ettari negli anni '50 a 1,4 ettari oggi. Stessa sorte per il Triglav, che ha perso il 98% della superficie, mentre il Montasio resiste meglio, grazie alla sua esposizione e alle valanghe invernali.
Sono alcuni dati raccolti durante la tappa friulana della Carovana dei Ghiacciai 2024, campagna di Legambiente, in collaborazione con il Comitato glaciologico italiano, e presentati oggi a Udine.
Desta preoccupazione, hanno detto gli esperti, il ripetersi di eventi estremi durante il periodo estivo, che accelera l'evoluzione negativa di questi piccoli corpi glaciali. "Con la scomparsa dei ghiacciai - ha detto Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di Cipra Italia - la Terra sta perdendo uno dei suoi più grandi ecosistemi. E senza un'accurata conoscenza della biodiversità glaciale e delle aree proglaciali e al monitoraggio nel tempo non potremo capire gli effetti negativi che avrà la scomparsa dei ghiacciai sul funzionamento degli ecosistemi e sul nostro stile di vita".
Secondo Valter Maggi, presidente del Comitato glaciologico, "la contrazione di questi ghiacciai è una prova diretta del cambiamento climatico nelle Alpi Giulie", anche se, ha annotato il climatologo Renato Colucci, "l'innalzamento della quota delle piogge e neve è una caratteristica estendibile dall'intero arco alpino". (ANSA).

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