>>>ANSA/Fisica senza confini, il 'Nobel' vinto in tre continenti

(di Francesco De Filippo) (ANSA) - TRIESTE, 08 AGO - Se la legge sulla gravità è entrata nel sapere collettivo, per la logica sfuggente che lo sottende l''entanglement' fa molta più fatica a divenire consapevolezza di dominio pubblico. Un po' come l'intera fisica della meccanica quantistica, se si vuole. E' ad approfondimenti degli studi su questi due grandi temi che è stata attribuita a Medaglia Dirac 2024, in pratica l'equivalente del Premio Nobel nell'ambito della fisica.
La giuria, composta di grandi nomi della fisica tra cui due Premi Nobel appunto, Giorgio Parisi e David Gross, ha scelto 4 scienziati, di tre continenti: Horacio Casini e Marina Huerta del Consiglio nazionale tecnico e scientifico argentino (CONICET) e dell'università nazionale di Cuyo, Shinsei Ryu dell'università di Princeton, e Tadashi Takayanagi dell'università di Kyoto. Le motivazioni spiegano che i 4 sono stati premiati "per i loro importanti contributi sull'entropia quantistica nelle teorie di campo quantistiche e nella gravitazione".
La Medaglia Dirac 2024 è messa in palio dall' Istituto di fisica teorica di Trieste (ICTP) e assegnata ogni anno a scienziati che hanno dato contributi significativi alla fisica teorica, in memoria di Paul Dirac, uno dei più grandi fisici del XX secolo, legato all'ICTP, per il suo compleanno, l'8 agosto.
Dicevamo l'entanglement e la sua logica, sfuggente per gli umani: è difficile concepire che quando due particelle costituiscono un sistema, il valore di una certa grandezza misurato su una singola particella influenza istantaneamente il corrispondente valore dell'altra. Anche nel caso, sperimentalmente possibile, che le due particelle si trovino distanziate, senza alcun limite spaziale! Qualcosa che ricorda, se vero, il legame che correla i gemelli monozigoti in base al quale uno 'sente' ciò che accade all'altro nel momento in cui l'evento avviene e a qualunque distanza. Una sorta di scherzoso entanglement - che significa intreccio, groviglio - deve essere avvenuto anche nella scelta dei vincitori, come evidenzia il direttore dell' ICTP, Atish Dabholkar: "Le loro ricerche sono state condotte in diversi angoli del mondo - Argentina, Giappone e Stati Uniti, come se ci fosse una qualche correlazione intellettuale tra loro", una "manifestazione dell'unità essenziale della fisica". Dabholkar lancia anche un messaggio di pace: "In questi tempi difficili, la Medaglia Dirac sottolinea che la scienza trascende i confini e offre un comune linguaggio che facilita il dialogo tra culture e permette di superare differenze politiche", perché "la scienza è patrimonio comune e creazione di tutta l'umanità, una convinzione fondante dell' ICTP". Confini sempre più ampi, da ogni punto di vista, come si ricava dal fatto che nessuno dei quattro scienziati è statunitense. Casini e Huerta hanno svolto parte del loro lavoro proprio all'ICTP. (ANSA).

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