Ricomincia settembre, e capita di chiedersi quali attività extra lavorative sarebbe bello fare durante l’anno. Di solito dopo le vacanze, c’è la fatica del rientro, ma ci si sente anche tonici e pronti a cominciare qualcosa di nuovo. Se a gennaio guardiamo gli oroscopi, a settembre guardiamo le proposte dei corsi. Ce ne sono sempre più, molti anche on line. A parte i grandi classici, come yoga, pilates, lingue, fotografia, disegno, danza, musica, ora ce ne sono di nuovi come: il podcasting, l’home styling, l’orto casalingo, le campane tibetane, il kintsugi (arte giapponese di riparare gli oggetti con materiali preziosi). Ci sono i corsi di autostima, di fotoreportage, di casa creativa. Ne ho trovato uno di comunicazione seduttiva. Ma il mio preferito è il corso «to do list», ovvero come organizzare la lista delle cose da fare durante la settimana. A me servirebbe.
Un evergreen che migliora l’autostima?
Nella molteplicità dei corsi, c’è un evergreen che non tramonta, lo testimonia la numerosa offerta di corsi sul territorio, che puntualmente vengono riempiti di allieve e allievi. Sto parlando del corso di teatro. Un corso di teatro si struttura di solito come una serie di incontri su base settimanale per non professionisti. In questi incontri si approfondiscono tecniche e giochi teatrali che lavorano sull’espressione di sé in relazione agli altri.
Se si apre un po’ internet, gli articoli sui vantaggi del fare un corso di teatro sono innumerevoli. Il teatro migliora la capacità di parlare in pubblico, la dizione, la memoria, l’uso della voce, la consapevolezza corporea. Il teatro allena al lavoro di squadra, stimola la creatività, migliora l’autostima. Insomma, l’elenco delle skill è lungo e anche un po’ noioso.
Dal mio punto di vista, come ex insegnate, drammaturga e regista, posso dire che quello che contraddistingue l’esperienza di un corso teatro, non sta tanto nella lista di competenze acquisibili, quanto nel potenziale espressivo e trasformativo dell’esperienza. Chi fa un corso di teatro nella vita non se lo dimentica. Non si dimentica gli e le insegnati e spesso nemmeno i compagni. Perché? Perché un corso di teatro è un po’ life-changing.
Ho visto cose meravigliose accadere al corso di teatro
Sono stata un’insegnante di teatro per molti anni e come altri insegnanti ho visto cose meravigliose accadere alle persone. Non parlo qui solo di ragazze e ragazzi, che, come si sa, sono più propensi al cambiamento, ma di persone adulte. Ho visto allievi che non avevano il coraggio di alzare lo sguardo fare monologhi infuocati aprendosi a una platea di duecento anime; ho visto persone con disabilità splendere ed essere scenicamente così forti da oscurare i compagni abili; ho visto corsiste e corsisti fare coming out e cominciare a raccontare di sé senza paura; ho visto persone superare traumi pesanti e lutti, fare pianti liberatori; ho visto nascere amicizie, e anche molti amori.
Insomma, se dovessi dire perché un corso di teatro può essere un’esperienza importante, direi che è un’esperienza alchemica che permette, favorisce, fa fiorire trasformazioni.
Per questo cerco oggi di darvi un quadro, una cartografia ragionata dei corsi di teatro a Bergamo e provincia. Parto con la premessa che per certo non conosco tutti i corsi di teatro presenti sul territorio. Quindi mi scuso se non li menziono tutti con sistematicità. Cercherò di fornire una panoramica più ampia possibile, anche in relazione alla mia personale conoscenza degli insegnanti che da molti anni lavorano come me nel campo. Il fatto che una proposta non sia menzionata in questo articolo non significa che non sia valida.
Corsi di teatro disponibili a Bergamo e provincia
Cominciamo con la città e con le scuole, che sono un po’ dei classici della formazione teatrale a Bergamo e limitrofi. Qui troviamo, la scuola storica del Teatro Prova, diretta dalla cooperativa guidata da Francesca Poliani alla direzione artistica e da Andrea Rodegher alla presidenza. Il Prova offre una vera e propria scuola per attore di tre anni, ed accanto a questa numerosi corsi più brevi per bambini, ragazzi, giovani e adulti. La scuola storica per attore, fondata nel 1981, si caratterizza per una buona preparazione di base e avanzata, che comprende il training fisico e vocale, la recitazione, il lavoro sul personaggio, l’improvvisazione e molti altri approfondimenti sulle pratiche teatrali. La scuola si conclude con l’allestimento di uno spettacolo finale al terzo anno. La sua impostazione è legata al teatro di parola, ma con un’attenzione anche alle dinamiche espressive del corpo. I corsi, al contrario della scuola, sono invece annuali e propongono un approccio al teatro più giocoso, attraverso esercizi e giochi teatrali che coinvolgono corpo, voce e creatività. Le iscrizioni sono già aperte le trovate sul sito. Per fare una prova gratuita questo il link degli open days.
Sempre a Bergamo un’altra scuola di teatro di lungo corso è la scuola Teatrando della compagnia Le Acque di Beatrice Meloncelli. La scuola si struttura in un percorso di cinque anni che parte da un livello base, poi un livello intermedio, avanzato, di specializzazione e infine un quinto anno. Quest’ultimo anno, che è una novità, si caratterizza per questo 2024/25 come laboratorio permanente di creazione teatrale dedicata alla parola e al suo legame con la vita. La scuola ha sempre ospitato insegnati interessanti e preparati; una nota sul fatto che quest’anno il laboratorio permanente è ideato e condotto dai registi e attori Alberto Salvi, Matilde Facheris e Walter Tiraboschi. Le informazioni le trovate sul sito.
A Bergamo-Loreto un’altra delle realtà storiche del teatro bergamasco, Pandemonium, con la sua nuova presidente Raffaella Basezzi, propone oltre a una ricca offerta di laboratori per bambini e ragazzi, un percorso per adulti a partire da gennaio con Albino Bignamini. Il laboratorio si concentra sulle Metamorfosi di Ovidio, ed esplora attraverso l’uso del corpo e della voce la relazione che intercorre tra solista e coro. Pandemonium è una realtà di lungo corso, molto conosciuta a Bergamo. Il lavoro della compagnia si caratterizza per la ricerca di una nuova drammaturgia e per una crescente attenzione alla narrazione teatrale. Sul sito di Pandemonium, trovate le informazioni sui corsi.
Per chi frequenta l’università a Bergamo, segnalo il CUT, Centro Universitario Teatrale. Attivo da molti anni, il CUT diretto da Claudio Morandi lavora sul teatro di parola e si struttura su un programma di tre anni e si conclude con la messa in scena di uno spettacolo. Tutte le informazioni qui.
Spostandoci verso Ponteranica, troviamo un’altra realtà che ha fatto la storia del teatro a Bergamo, e che molte e molti hanno nel cuore. Si tratta del teatro «Erbamil», diretto da Fabio Comana e Manuela Carrasco e che anche quest’anno propone una serie di corsi annuali per principianti, per chi ha esperienza, per adolescenti e bambini. La pedagogia teatrale di Erbamil, si basa sugli insegnamenti del maestro Jacques Lecoq, quindi sulla tradizione teatrale che dal clown si allarga per trovare nuovi modi di raccontare il mondo. La presentazione dei corsi di Erbamil sarà in diretta su Facebook martedì 1 ottobre alle ore 19; una prova aperta per principianti sarà martedì 15 ottobre alle 20. Trovate le informazioni qui.
Erbamil ha sempre avuto un legame speciale anche con il maestro Marcello Magni, attore bergamasco di fama internazionale, attivo a Londra al teatro della Complicité, scomparso prematuramente l’anno scorso. Magni è stato un maestro e rifermento fondamentale per molte e molti dei professionisti che sto citando in questo articolo. Mercoledì 18 settembre alle ore 20, presso all’auditorium Gramsci di via Furietti, 21, alla Malpensata, verrà ricordato e omaggiato in un ricordo pubblico. Per informazioni scrivete a Giuliano Magni: [email protected].
Molti attori della storica compagnia di Erbamil e allievi di Magni, lavorano oggi come insegnanti in diversi corsi. Tra loro l’attrice e regista Barbara Covelli da un po’ di anni, ha promosso interessanti percorsi di approfondimento teatrale su diversi temi, aperti a tutte e tutti. Quest’ anno, a Paladina, Covelli propone con la sua associazione La vecchia sirena, un corso a partire da gennaio, dal titolo «Laboratorio di imperfezione e meraviglia», in collaborazione con la regista Silvia Briozzo e l’artista visuale Clara Luiselli. Caratteristica della loro proposta, è quella di offrire un teatro relazionalmente ed emotivamente forte, capace di coinvolgere le persone nel profondo. Le informazioni sul sito di La vecchia sirena.
Sempre tra gruppo degli attori formatisi in Erbamil, e ancora facente parte della compagnia, a Grassobio, Francesca Beni conduce un laboratorio di teatro permanente, che però è aperto a persone che hanno già esperienze teatrali. Il percorso prevede l’approfondimento di un tema o di un testo e la messa in scena di uno spettacolo al teatro Erbamil di Ponteranica. Informazioni sul sito dell’associazione Altre Stanze teatro.
A Seriate invece continuano i corsi di un’altra storica regista bergamasca, che ha diretto per molti anni il Teatro Prova: Silvia Barbieri. Barbieri propone il «Laboratorio Permanente di Teatro La stanza di Prospero», ormai attivo da molti anni, che esplora gli articolati mondi teatrali della regista. Per informazioni su questo laboratorio scrivete all’associazione il Greto di Seriate: [email protected].
Quest’anno trovate Barbieri anche a Bergamo presso la scuola di danza Atelier Del Movimento con un corso per giovani e adulti che vogliono migliorare le proprie capacità di comunicazione e relazione con gli altri. C’è anche, a sua conduzione, un corso pomeridiano per ragazze e ragazzi dai 9 ai 13 anni. Trovate informazioni sulle pagine Facebook di Atelier Del Movimento.
A Verdello, la compagnia milanese di artiste Qui e Ora di Laura Valli, Francesca Albanese e Silvia Baldini, che da anni arricchisce il panorama del mondo teatrale bergamasco, propone un interessante percorso di formazione teatrale ora alla decima edizione. Questo percorso promuove con gli strumenti delle pratiche teatrali l’incontro tra donne di età diverse e un lavoro di ricerca sulle tematiche connesse alla dimensione della cura e dei mondi femminili. Il corso-laboratorio si intitola «Ma le donne» e accoglie comunque anche gli uomini e chiunque voglia fare un’esperienza trasformativa. Le informazioni sul sito di Qui e Ora.
Sempre nella bassa bergamasca, a Treviglio, segnalo invece i corsi di SATS, Scuola d’Arte Teatrale Treviglio diretta da Max Vitali. La scuola, ben strutturata, oltre a corsi di teatro per adulti e ragazzi, propone anche corsi di arteterapia, circo-giocoleria funzionale, canto terapia, mostra delle carte dell’educazione. L’open day di SATS sarà il 21 settembre con una giornata dedicata nelle sedi della scuola, qui trovate le informazioni.
Sempre a Treviglio sono attivi i corsi della storica compagnia TAE Teatro, dove lo stesso Vitali si è formato, che ha una tradizione oltre che di teatro d’attore anche di teatro di figura, con lo studio della maschera e delle tecniche di teatro di strada. La proposta di Tae a cura di Lele Gaballo offre corsi per adulti, ragazzi, bambini. Trovate le sue attività sul sito.
A Lovere l’associazione Olive a pArte propone diversi corsi di teatro per bambini, ragazzi, giovani e adulti. Il corso adulti, in collaborazione con la storica compagnia Silence Teatro di Lovere, affronta i vari aspetti dell’arte scenica focalizzandosi sullo studio delle basi della formazione dell’attore. Informazioni sul sito.
Insomma, l’offerta di corsi sul territorio è vasta ed articolata. Ripeto che sicuramente quello che ho menzionato non è tutto, ma almeno spero vi abbia fornito un quadro ragionato delle possibilità per trovare il corso adatto a voi.