Entro il 2024 al via il cloud nazionale italiano

Raccogliere i più importanti dati strategici e critici, come quelli sanitari o della difesa, in un cloud ‘sovrano’: è l’obiettivo del Polo Strategico Nazionale, nato nel 2022 con partecipazione di Tim, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti e Sogei nell’ambito delle misure del Pnrr, che dovrà raccogliere entro settembre 2024 i dati di 100 amministrazioni pubbliche, 280 entro giugno 2026.

La digitalizzazione è arrivata rapidamente, forse troppo per le migliaia di amministrazioni pubbliche, tra cui migliaia di grandi e piccole amministrazioni centrali, sanitarie, piccoli comuni che devono quotidianamente gestire in sicurezza informazioni sensibili. Dati che sono sparpagliati in oltre 11mila differenti data center molto vulnerabili a eventuali attacchi. Analizzando questa situazione è nata la necessità di istituire anche in Italia un Polo Strategico Nazionale, una struttura nata per realizzare il primo cloud nazionale italiano per la pubblica amministrazione.

“Il nostro obiettivo – ha detto Emanuele Iannetti – è quello di migrare buona parte dei dati strategici, ad esempio quelli delle grandi PA centrali come la difesa, oppure quelli definiti critici come quelli sanitari, nei nostri 4 nuovi data center in modo da garantire maggiore sicurezza e un migliore utilizzo di quei dati”. Una migrazione definita nell’ambito della gestione dei fondi Pnrr, due le tappe fondamentali: migrare 100 amministrazioni pubbliche entro settembre 2024, 280 entro il giugno 2026. Un obiettivo a cui si sta lavorando, sono già 200 la Pa che hanno aderito al Polo Strategico Nazionale, di cui 37 Pa centrali tra cui Ministero della Difesa, dell’Interno e Presidenza del Consiglio dei Ministri, e 130 tra aziende sanitarie locali e ospedaliere.

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