Crisi mercati/ Obama e suoi 'esperti' delineano strategia Usa

Crisi mercati/ Obama e suoi 'esperti' delineano strategia Usa Prima incontra a porte chiuse i consulenti, poi i giornalisti

New York, 7 nov. (Apcom) - Nel bel mezzo della crisi peggioredalla Grande Depressione degli anni Trenta - "uno tsunamifinanziario come se ne vede uno ogni secolo", l'aveva definital'ex numero uno della Federal Reserve Alan Greenspan - gliamericani hanno scelto di dare fiducia a Barack Obama. Ora, peril neoeletto presidente degli Stati Uniti, comincia la partedifficile: mantenere le promesse fatte durante la campagnaelettorale e rivitalizzare un'economia sull'orlo di unarecessione che appare sempre più vicina. Obama si è messo subitoal lavoro e, dopo un incontro con i suoi consulenti economici,spiegherà durante una conferenza stampa, la prima da quando èstato eletto, la propria strategia per guidare il Paese fuoridalla tempesta.Obama appare determinato da un lato a dimostrarsi "pronto findal primo giorno" - allontanando definitivamente le critiche chegli sono state mosse sulla sua presunta inesperienza - edall'altro a fronteggiare una pressione cui nessun presidente èmai stato sottoposto prima di avere prestato giuramento (Obamagiurerà il 20 gennaio e solo allora si insedierà alla CasaBianca).Del resto, la situazione in cui si trova il Paese è tutt'altroche normale e lo scenario appare sempre più drammatico. Nel terzotrimestre il prodotto interno degli Stati Uniti si è attestato incalo dello 0,3 per cento - per parlare ufficialmente direcessione servono due trimestri di contrazione della crescita -il tasso di disoccupazione è balzato in ottobre al 6,5 per cento,il massimo dal marzo 1994, il mercato immobiliare non accenna ariprendersi - in settembre il numero di nuovi cantieri è calatodel 6,3 per cento e le vendite di case nuove sono calate del 33,1per cento rispetto all'anno precedente - e il settore finanziarioe industriale versa in condizioni critiche, trascinato verso ilbaratro da perdite sempre più consistenti e da un'ondata dilicenziamenti, che potrebbero in totale superare abbondantementele 300.000 unità nel 2008.In un contesto di questo genere non appare sorprendente che ilnuovo presidente sia chiamato ad agire e a farlo in fretta. Ilprimo passo è la riunione a porte chiuse con la sua squadra di 17consulenti economici, di cui fanno parte anche l'investitoremiliardario Warren Buffett, che dovrebbe essere in collegamentotelefonico, Richard Parsons, presidente del consiglio diamministrazione di Time Warner, Robert Rubin, presidente edirettore della commissione esecutiva di Citigroup, Eric Schmidt,presidente e amministratore delegato di Google, Paul Volcker, expresidente della Federal Reserve, e l'ex segretario al TesoroLawrence Summers.Proprio Summers, così come il governatore della Federal Reservedi New York Timothy Geithner, è tra i candidati papabili perentrare nell'amministrazione Obama come segretario del Tesoro. Lascelta di Obama, come ha spiegato Stephanie Cutter, uno deicollaboratori del nuovo presidente, non dovrebbe arrivare durantela conferenza stampa di oggi pomeriggio (alle 13.30 ora locale,le 20.30 in Italia). La nomina potrebbe arrivare prima del summitdel G20, previsto a Washington sabato 15 novembre, al qualeObama, secondo il New York Times, non dovrebbe partecipare:l'etichetta prevede che, in segno di rispetto per il presidentein carica, il suo successore si tenga in disparte e siarappresentato da una team di consiglieri e osservatori.Durante la conferenza Obama dovrebbe invece delineare la propriastrategia economica, rispondendo alle domande dei giornalisti. Ilnuovo presidente dovrà spiegare come intende evitare che lefosche previsioni degli analisti - secondo cui il tasso didisoccupazione potrebbe anche superare l'8 per cento l'annoprossimo, le spese per consumi potrebbero calare in mododrammatico - diventino una tragica realtà.Bisognerà dunque vedere cosa ne pensa Obama della proposta delpresidente della Camera Nancy Pelosi, che ha ipotizzato unsecondo piano di incentivi all'economia, simile al pacchetto da168 miliardi di dollari varato la primavera scorsa dal presidenteGeorge W. Bush, ma che dovrebbe includere anche sussidi didisoccupazione più alti.Un'ipotesi di questo genere piace alla governatrice del MichiganJennifer Granholm, presente alla riunione di oggi con Obama econvinta che sia necessario finanziare progetti per ilmiglioramento delle infrastrutture pubbliche, incrementare ibenefit per i disoccupati e sostenere maggiormente il settoreautomobilistico americano, uno dei più penalizzati dalla crisi,come dimostrano i risultati di bilancio di Ford e General Motors,che nel terzo trimestre hanno registrato perdite rispettivamenteper 129 milioni e 2,5 miliardi di dollari.

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