Covid, i ricoveri ordinari sono in stasi ma aumentano i decessi

I ricoveri per Covid-19 nei reparti ordinari registrano una fase di stasi a livello nazionale e in alcune regioni, mentre il numero dei decessi aumenta e attualmente è di 195 alla settimana. E' quanto indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche, basata sui dati aggiornati al 18 ottobre. "A livello nazionale si osservano segni di riduzione degli effetti della diffusione dell'epidemia sulla sequenza del numero di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari. Questo - osserva l'esperto - è visibile anche a livello regionale, dove alcune regioni passano da una fase di crescita ad una fase di stasi, ed altre, pur rimanendo in fase di crescita, vedono diminuire i loro tassi medi di crescita".

Si rileva inoltre un aumento nelle ultime tre settimane del tasso medio settimanale di crescita dei decessi, prosegue Sebastiani. "Il fenomeno è ormai noto - rileva - perché l'aumento segue di circa due settimane quello dell'occupazione dei reparti". Quanto "alle recenti opinioni in ambito medico sull'aumento dei decessi, esorto i medici a svolgere bene, come fanno, la loro missione: curare i malati e prevenire l'insorgenza delle malattie, evitando di occuparsi di dati e previsioni, rivelatesi poi spesso sbagliate, lasciando svolgere queste funzioni a chi ne ha competenza ed esperienza", aggiunge il matematico.

Le analisi di Sebastiani indicano che, a livello nazionale, per i ricoverati nei reparti ordinari si registra una fase di stasi dal periodo all'incirca fra l'11 e il 18 ottobre, con un livello medio di 3.600 unità: Nei reparti di terapia intensiva, dall'inizio di ottobre si registra crescita lineare, con un tasso medio di aumento 2,4 unità per milione di abitanti al giorno, molto vicino alla stima dei sette giorni precedenti, pari a 2,3.

Si osserva inoltre una fase di stasi in regioni che erano in crescita nelle scorse settimane: Emilia Romagna (150), Umbria (120), Sardegna (95), Toscana (80), Trento (85); un trend ondeggiante si registra in Liguria (85); in diminuzione Valle d'Aosta (160), Lombardia (circa 30).

Per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive a livello regionale, si osserva una crescita nella provincia autonoma di Bolzano (livello 3,8 e tasso 0,27), Calabria (4,6 e 0,16) e Piemonte (3 e 0,16); in stasi l'Emilia Romagna (5); trend ondeggiante in Liguria, ora in discesa (livello 2,5)

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