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Con «Musica Mirabilis» Clusone svela il «suo» Legrenzi

Articolo. Proseguirà fino all’8 novembre l’edizione 2024 del Festival «Musica Mirabilis», dedicato all’opera del compositore clusonese Giovanni Legrenzi. Anche quest’anno in programma ci sono, nelle chiese e nei palazzi storici della cittadina seriana, molti appuntamenti per risco-prire il mondo musicale di Legrenzi e il Barocco musicale europeo

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Concerto Soave (Foto di Matteo Gambarini)

Ciò che rende Clusone un gioiello assoluto è la sua cultura: arte, storia e musica si intrecciano all’insegna della bellezza, capace di dischiudersi agli occhi del visitatore e – in questo caso –dell’ascoltatore. Il capoluogo della Val Seriana, infatti, nei mesi autunnali – da due anni a questa parte – diventa protagonista di un percorso di riscoperta nei confronti di uno dei suoi più ammirati e celebri «figli», il compositore clusonese Giovanni Legrenzi (1626 - 1690): la sua figura e il suo repertorio vengono ricordati con il Festival internazionale «Musica Mirabilis».

Questa rassegna concertistica – promossa dal Comune di Clusone insieme con l’ensemble vocale e strumentale Nova Ars Cantandi (direzione artistica di Giovanni Acciai e di Ivana Valotti), in collaborazione con Promoserio e realizzata con il contributo di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e BIM e con il supporto del main sponsor BCC Milano – si colloca all’interno di un progetto di valorizzazione ad ampio raggio, in vista del quarto centenario dalla nascita del compositore, nel 2026: «un’esplorazione musicale davvero unica, in un articolato programma di esibizioni concertistiche, momenti di formazione e promo-zione di giovani talenti, concorsi e seminari di studio», sottolinea il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini.

Il percorso costruito da «Musica Mirabilis» si propone come un viaggio alla scoperta del repertorio meno noto di Giovanni Legrenzi, fino all’importante anniversario: «Nelle prime due edizioni, il festival si è fatto apprezzare per la valorizzazione del repertorio legrenziano, fino ad oggi non ancora eseguito e per la promozione di giovani talenti esecutivi. Il festival continuerà a seguire questa linea fino alle festose celebrazioni del 2026, quando ricorrerà il quarto centenario della nascita di questo artista, tanto amato da Bach e da Händel per il suo genio ineguagliabile e universalmente riconosciuto», evidenziano Giovanni Acciai e Ivana Valotti.

Ospiti della rassegna sono simboli di eccellenza internazionale, che pongono la figura di Legrenzi su un significativo piano di esplorazione musicale: «L’obiettivo finale è rappresentato dalla valorizzazione di repertori che giacciono ancora inesplorati nelle biblioteche di tutto il mondo, per poterli far rivivere tramite l’esecuzione, unica modalità possibile», dichiara Acciai.

Gli appuntamenti dell’edizione di quest’anno

Il taglio del nastro dell’edizione 2024 è avvenuto lo scorso 21 settembre quando, presso la Chiesa di San Defendente, l’ ensemble di Lione Concerto Soave, sotto la direzione di Jean – Marc Aymes, ha proposto al pubblico due splendide raccolte della produzione legrenziana, ovvero le «Cantate e Canzonette a voce sola» (op. 12) e le «Idee armoniche estese» (op.13): «Il pubblico che ha gremito la chiesa di Clusone – spiega Acciai – ha potuto ascoltare un Legrenzi inedito, in composizioni sia per voce solista sia per duo (Soprano e Basso). Queste due raccolte furono pubblicate nella seconda metà del Seicento, quando l’esperienza del musicista nell’ambito operistico era già consolidata e la sua carriera avviata. Erano composizioni rivolte ad un pubblico riservato e intimo, tipico dei contesti privati nobiliari, in particolare a quelli di ambito padano e veneto, ovvero le aree maggiormente frequentate da Legrenzi. È stato un appuntamento di altissimo profilo, che ha messo in luce la forte passione e l’amore dei clusonesi verso il ”loro” compositore », precisa il direttore artistico.

Il festival proseguirà il suo viaggio sabato 28 settembre alle 20.30, nuovamente alla Chiesa di San Defendente, con il concerto – tutto strumentale – dell’ ensemble Sezione aurea, diretto da Luca Giardini al violino: «Il concerto denominato ”Il sonatismo legrenziano” propone all’ascolto un percorso musicale che affianca la figura di Legrenzi al contesto musicale a lui coevo con autori come Torelli, Cazzati per poi arrivare a Bassani, il quale fu probabilmente allievo a Venezia del compositore di Clusone», spiega Giovanni Acciai.

Il terzo appuntamento sarà in programma il 5 ottobre (alle 20.30), presso la Basilica di Santa Maria Assunta. Protagonista sarà Maurizio Croci, il quale, alla consolle dell’organo Fratelli Ruffatti (1960) proporrà un interessante programma dal titolo «Johann Sebastian Bach e lo “stile italiano”», dedicato al forte rapporto tra il genio tedesco e la musica italiana del proprio tempo, anche in connessione con la figura di Legrenzi.

In ogni edizione del Festival «Musica Mirabilis» – oltre alla componente concertistica – si vuole dar spazio anche a riflessioni di stampo scientifico-musicologico. L’evento successivo infatti, in programma il 10 ottobre alle 20.30 presso la Sala Legrenzi del Palazzo Marinoni Barca, sarà una conferenza dedicata agli anni giovanili di Legrenzi e al suo rapporto con Bergamo: «La conferenza di Giuliano Todeschini metterà in luce il primo periodo del musicista di Clusone, delineando il suo rapporto con la città, dagli studi fino alla sua partenza, avvenuta tra il 1656 e il 1657», spiega ancora Acciai.

Il quinto e il sesto appuntamento (12 e 19 ottobre 2024, alle 20.30) ospiteranno due importanti istituzioni nell’ambito della musica antica: il concerto del 12 ottobre, presso la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso, vedrà come protagonista l’ ensemble La Risonanza, diretto da Fabio Bonizzoni, in un viaggio attraverso i contrasti legrenziani dal titolo «Giovanni Legrenzi. Tesi e antitesi: Tensioni innovative e antiche memorie». Il 19 ottobre si tornerà nella Chiesa di San Defendente per ascoltare ancora una musica vocale inedita di Giovanni Legrenzi, con «Ludus Orionis» (Santina Tomasello e Jennifer Schittino, soprani, Andrea Perugi, clavicembalo) in un interessante percorso nella poesia per musica barocca.

Gli ultimi due appuntamenti si svolgeranno presso la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso: il 26 ottobre, alle 20.30, protagonista sarà la varia e poliedrica musica strumentale ai tempi di Legrenzi, con l’ ensemble La Pifarescha, mentre la conclusione (8 novembre, alle 20.30) sarà affidata all’ ensemble Nova Ars Cantandi di Giovanni Acciai (direttore) e Ivana Valotti (organo), che presenterà al pubblico la raccolta legrenziana «Harmonia d’affetti devoti», a due, tre e quattro voci, opera terza, pubblicata a Venezia nel 1655.

Infine, qual è il legame tra Clusone e Legrenzi? Secondo Acciai «in passato, questo rapporto è stato interrotto – ma mai annullato – e oggi sta risorgendo e si sta rafforzando. Clusone è il luogo ideale, il posto magico, per trasmettere cultura e bellezza; il locus amoenus per vivere un momento musicale straordinario, che soltanto l’arte sublime del suo più illustre musicista può donare. Poiché il Paradiso può anche attendere, ma Clusone no!». Tutti gli appuntamenti della rassegna sono ad ingresso libero.

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del festival.

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