Scienza e Tecnologia
Giovedì 08 Febbraio 2024
C'è un oceano nascosto anche su un'altra luna di Saturno, Mimas VIDEO
C'è un oceano nascosto anche su un'altra luna di Saturno: si trova fra 20 e 30 chilometri sotto la superficie ghiacciata di Mimas, la piccola luna incredibilmente simile alla Morte Nera di Star Wars. Con la scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, aumentano i mondi del Sistema Solare che al loro interno sono ricchi di acqua. La ricerca è stata coordinata da Valery Lainey, dell'Osservatorio di Parigi, e si basa sui dati della sonda Cassini, la storica missione di Nasa, Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Italiana conclusa nel 2017. Finora era nota la presenza di oceani nascosti sotto la superficie ghiacciata di un'altra luna di Saturno, Encelado, e poi su Europa, una luna di Giove. In entrambi i casi quegli oceani sono di acqua liquida e potrebbero avere tutte le condizioni necessarie per ospitare eventuali forme di vita. Alle due potrebbe ora aggiungersi Mimas, la più interna delle lune di Saturno, osservata per la prima volta da William Herschel[ nel 1789. Di questa luna si conoscevano già alcune 'stranezze': Mimas ha una bassissima densità (motivo per cui si ritiene sia quasi tutta composta da acqua ghiacciata), è fortemente schiacciata e durante la sua rotazione compie una serie di oscillazioni. Finora si riteneva che avesse al centro un nucleo roccioso asimmetrico ma i nuovi dati indicano che ad alterarne la rotazione sarebbe la presenza di uno strato di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata. L' oceano si sarebbe formato solo in tempi recenti, tra 25 e 2 milioni di anni fa, e per questo non ha prodotto alcun segno visibile sulla superficie, come i geyser o le fratture che sono invece evidenti su Europa e Encelado. Una scoperta che rende ora Mimas di grande interesse per gli astronomi, dopo il fascino che ha conquistato da tempo tra gli appassionati di fantascienza a causa dell'incredibile somiglianza con la Morte Nera di Star Wars, un'arma di distruzione grande come un piccolo satellite e che ha un grande buco da cui produce un distruttivo fascio laser. La somiglianza si deve soprattutto al grande cratere di impatto ed è del tutto casuale visto che il film usci tre anni prima delle prime fotografie ravvicinate di questa luna, scattate dalla sonda Voyager 1.
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