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Babacar Diop e il Nakama Manga Cafè, un rifugio per appassionati d’animazione

Articolo. Tra anime, manga e giochi da tavolo, Babacar «Baba» Diop gestisce il Nakama Manga Cafè, un locale interamente dedicato al mondo della cultura pop nipponica. Per conoscere meglio i dettagli di questa sua attività, siamo andati a trovarlo in una calda domenica d’agosto

Lettura 4 min.

Di tutte e quattro le stagioni, l’estate è probabilmente quella più adatta per recuperare le letture che durante l’anno abbiamo lasciato indietro per mancanza di tempo o voglia. Certo, spesso ci si ritrova a leggere i soliti romanzi gialli o fumetti da edicola, perché le rivendite specializzate sono chiuse o con gli scaffali semivuoti, già saccheggiati. Fortunatamente, almeno per gli amanti del fumetto, c’è una soluzione.

Dallo scorso 20 aprile ha infatti aperto a Bergamo, in via Paleocapa 8a, il Nakama Manga Cafè, un posto in cui è possibile passare del tempo con una bevanda fresca leggendo decine di fumetti messi a disposizione dei clienti. Per comprendere al meglio le potenzialità di questo nuovo locale, sono andato a fare una chiacchierata con il proprietario Babacar «Baba» Diop.

Un caffè letterario… in chiave pop

Entro nel Nakama Manga Cafè alle 15.30 di una delle domeniche più calde dell’anno, di quelle che ti fanno perdere l’equilibrio dalla mancanza di zuccheri, con il desiderio di trovare un bel posto all’ombra per bermi qualcosa di fresco. Mi presento a Baba, classe ’94 e origine senegalese, che mi prepara subito un cocktail di frutta che mi riporta alla ragione. Comincio quindi a osservare ciò che mi circonda e riconosco action figures rappresentanti personaggi di alcuni tra manga e anime di maggior successo degli ultimi anni, da One Piece a Dragonball, passando per Naruto, Slam Dunk e molti altri.

Molte pareti sono ricoperte da librerie ricolme di manga pronti per essere sfogliati – con pochi euro si ha diritto a leggere ciò che si vuole per l’intera giornata – mentre le restanti sono adibite all’esposizione di giochi da tavolo, anche questi a utilizzo del pubblico. Insomma, un ambiente perfetto per tutti gli amanti della cultura pop di stampo moderno. Non posso esimermi quindi dal chiedere a «Baba» come sia nata l’idea del creare il Nakama Manga Cafè.

«Semplicemente, volevo aprire qualcosa di mio legato a un mondo che mi appassiona da sempre, ovvero quello dei manga e degli anime. Non volevo però aprire qualcosa di banale o già visto, come ad esempio un’altra fumetteria. Il mercato è già piuttosto saturo e Bergamo ha parecchi negozi che già si dedicano a questo tipo di mercato. Quindi ho fatto un po’ di ricerche chiedendomi cosa mancasse in questo ambiente ed è nata l’idea di creare una caffetteria/libreria sullo stile del classico caffè letterario. Mi sono documentato su come creare il locale basandomi su ciò che già esiste in città come Parigi e Tokyo, anche perché non riuscivo a trovare esempi nel nostro paese che mi ispirassero. Infine, ho messo insieme le idee che più mi piacevano e ho aperto il locale».

Cocktail “animati”

Sfogliando il menù, la prima cosa che si nota è che il locale punta molto sull’offerta di cocktail analcolici a base di frutta. Ce ne sono di diverse tipologie e colori, tutti ispirati a personaggi del mondo dell’animazione. Le varie tipologie di «One Piece Colada», a base di ananas, sono ispirate per colore e composizione ai vari personaggi dell’ormai leggendario mondo piratesco creato da Eiichiro Oda, mentre i «Sayan Energy Drink» sono un chiaro omaggio ai personaggi di Dragonball, manga capostipite del genere «Battle Shonen» moderno, creato dal compianto Akira Toriyama . Oltre a ciò, anche il reparto caffetteria è ispirato al mondo dell’animazione e, personalmente, ammetto di aver apprezzato molto la scelta di inserire un prodotto ispirato alla serie «The Boondocks», tanto famosa durante il periodo d’oro dell’animazione di Mtv, ma data troppo spesso per scontata nel panorama attuale.

«Offro principalmente cocktail analcolici – mi spiega Baba – tutti biologici e con nomi particolari ispirati a vari personaggi del mondo dell’animazione e, oltre a ciò, è possibile ordinare anche pasticceria tipica giapponese. Questo, insieme alla musica d’atmosfera in stile “Studio Ghibli” (lo studio d’animazione giapponese che ha prodotto, tra i vari capolavori, l’ultimo premio Oscar per il miglior film d’animazione “Il ragazzo e l’airone”, ndr), permette di entrare nell’atmosfera giusta per vivere i vari eventi del locale. Abbiamo un giorno a settimana adibito al gioco di ruolo generico e un giorno al mese adibito a eventi specifici sempre legati al gioco di ruolo. C’è la possibilità anche di giocare a tavolo con i giochi esposti oppure portandone uno da casa, il tutto al prezzo di una consumazione, Oltre a tutto questo, vendiamo anche carte da gioco dei principali trading card games e action figures ».

La nascita di una passione

Passo un’ora abbondante a parlare con Babacar di fumetti e animazione. Avendo pochi anni di differenza, i punti di riferimento nel mondo pop sono praticamente gli stessi per entrambi e, prima o poi, in simili conversazioni parte sempre la stessa domanda che da anni accomuna e al contempo divide i fan tanto nelle fiere quanto nei canali social: manga e anime preferito?

«È una domanda complessa. Come manga direi “Hunter x Hunter”, anche se non credo che riuscirò mai a vederlo finito». Ridiamo entrambi, perché il disegnatore della serie, Yoshihiro Togashi, da anni ha smesso di pubblicare regolarmente nuovi capitoli, rilasciando qualche tavola l’anno che scatena, di volta in volta, l’entusiasmo dei fan che poi si ritrovano di nuovo a non avere altro da leggere. Nel tempo, questo suo atteggiamento è diventato un vero e proprio meme per la community. «Come anime, invece, direi “Naruto”, ma più che altro perché è stato il primo a spingermi su internet per cercare informazioni su quelli che all’epoca erano i miei personaggi preferiti ».

Decido di «scavare» un po’ di più e arrivare alla genesi di questa passione chiedendo a Baba quale sia stato il suo primo approccio agli anime. «La scena in cui Freezer elimina Crilin in Dragon Ball. Ai tempi vivevo ancora in Senegal. Ricordo che ero appena tornato da scuola e mi sono trovato davanti a questa scena potente, anche un po’ violenta forse. Sta di fatto che ha attirato la mia attenzione e da lì ho iniziato, senza che me ne rendessi conto, a coltivare una passione. Poi una volta venuto in Italia, a 13 anni, mi sono reso conto che qua era una realtà ancora più viva, reale e vissuta, oltre che più condivisa. Mi sono approcciato a One Piece, a Naruto, ho cominciato a girare per i forum in rete cercando informazioni, ho scoperto i manga e… eccomi qui».

Spesso, per star meglio dopo le giornate difficili non c’è nulla di meglio che immergersi nelle proprie passioni: credo che il Nakama Manga Cafè sia sicuramente il posto giusto, per gli appassionati di fumetto e animazione giapponese, dove poterlo fare in serenità. Per info e contatti, consultare le pagine social.

(Tutte le foto sono di Giulio Taminelli)