Alen, piccolo guerriero: alla «Pigiama Run» per i bambini come lui

L’INIZIATIVA. Il 20 settembre la marcia della Lilt: i fondi a Casa Amoris Laetitia per le cure dei piccoli ricoverati con gravi malattie. La testimonianza di una mamma. Il programma della camminata solidale e come partecipare.

L’appuntamento è per venerdì 20 settembre al parco Suardi e in altre 40 località italiane. La richiesta per tutti è di presentarsi in pigiama. Arriva per la prima volta in città la «Pigiama Run», la camminata organizzata da Lilt per raccogliere fondi da destinare a progetti di cura per i bambini che soffrono. Si correrà innanzitutto con loro e per loro, lungo un percorso di 4,5 chilometri. A Bergamo i fondi raccolti con le iscrizioni e con le donazioni ricevute da aziende ed enti del territorio saranno donati a Casa Amoris Laetitia, la struttura della Fondazione Angelo Custode che accoglie bambini malati di cancro e di altre gravi malattie.

Così ha deciso Lilt Bergamo per contribuire a sostenere le cure dei bambini come Alen, un bimbo di appena due anni che da alcuni mesi è stato accolto insieme alla sua famiglia a Casa Amoris Laetitia. È una storia, la sua, di un bimbo eroe, come il personaggio di Batman raffigurato sul suo pigiama, simbolo di questa camminata. Per tanto tempo, quel pigiamino Alen non ha più potuto indossarlo. La malattia contro cui combatte dalla nascita lo ha portato fino al ricovero in Terapia intensiva. Poi il lungo viaggio per arrivare a Casa Amoris Laetitia, dove le cure gli hanno permesso di vedere finalmente l’uscita dal tunnel.

A raccontare la sua storia è la mamma, con parole cariche di emozione. Parla del suo bimbo e del percorso che lui e tutta la famiglia stanno ancora affrontando. «Quando, lo scorso ottobre, ho visto il mio piccolo in un lettino della Terapia intensiva senza il suo pigiamino preferito mi sembrava che avesse perso tutti i super poteri – inizia così il racconto –. Da quando è nato la sua vita è una battaglia e lui non ha mai smesso di combattere per vivere». Dal reparto di degenza alla Terapia intensiva, il passaggio è stato traumatico: «Sentivamo tutto il giorno il ritmo dei macchinari che aiutavano il mio Alen a respirare, a idratarsi, a tenere sotto controllo i suoi parametri vitali – dice la mamma –: allarmi continui, presenze immediate del personale sanitario, e io che diventavo un tutt’uno con la parete della stanza».

Dopo due mesi di angoscia, i medici hanno chiesto alla mamma di rimettere il pigiamino al piccolo Alen, perché sarebbe stato trasferito di nuovo in reparto. «Mai un gesto così semplice assumeva l’immagine di qualcosa di speciale – prosegue il racconto della mamma –. Alen era tornato ad avere le guance rosee e il corpo rilassato. Io invece continuavo ad essere smarrita e confusa: le lacrime bagnavano il mio volto senza arrestarsi e sentivo il mio corpo lasciarsi andare per lo scampato pericolo». Con il passare dei giorni cresceva la speranza di un ritorno a casa, «ma una notte un’altra crisi respiratoria e un nuovo spostamento in Terapia intensiva ci hanno riportato al punto di partenza. Era stato tutto inutile quanto avevamo vissuto in quei giorni? – si chiede la mamma di Alen –. Il pigiamino di Batman era di nuovo piegato nell’armadio e il mio angelo si è ritrovato inerme a lottare tra la vita e la morte».

A questo punto la mamma si rivolge al suo bambino: «La tua voglia di vivere ci ha stupiti e sorpresi: ti abbiamo trovato sveglio una mattina e al suono delle nostre voci ci hai risposto con un tenero sorriso! – dice –. In breve tempo ti sei di nuovo ripreso. Ci è stato comunicato che avevi bisogno di un luogo che ti aiutasse a sperimentare autonomie e comportamenti nuovi e che aiutasse me e il papà a scoprire le tue potenzialità per accompagnarti in questa nuova fase della tua crescita». Da qui il trasferimento a Casa Amoris Laetitia: «La prima volta che siamo entrati c’era profumo di caffè e di dolce appena sfornato – ricorda la mamma di Alen –. Abbiamo capito che era il posto giusto. E così è stato. Giornate condivise, la presenza dei tuoi fratelli, degli amici e dei parenti: una casa allargata a tutti gli effetti. Alen è tornato ad utilizzare il suo pigiamino solo per dormire, e ogni volta che glielo metto, penso al suo essere super eroe ogni giorno, dove il suo coraggio è di donare senso alla vita». La strada è lunga, ma adesso quella luce, fuori dal tunnel, si vede davvero.

Il programma

La «Pigiama Run» è la prima corsa (o camminata) in pigiama in Italia, ideata per raccogliere fondi da destinare a progetti a favore di bambini malati di tumore e delle loro famiglie. È un’iniziativa di Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), che a Bergamo sarà partecipata e sostenuta anche dalle associazioni del progetto «Insieme si può, insieme funziona». Testimonial, a livello nazionale, sono anche quest’anno la soubrette Juliana Moreira e il marito Edoardo Stoppa; il volto bergamasco sarà invece quello di Teo Mangione, storica «voce» di Radio Alta.

All’appuntamento del 20 settembre ci saranno anche, per la prima volta a Bergamo, i gruppi costuming ufficiali di Star Wars con ospite di eccezione il simpatico robot «2-KT», l’Ambassadroid rosa dal cuore d’oro. Si partirà alle 19 (ma il consiglio degli organizzatori è di presentarsi in anticipo per agevolare le procedure di controllo), in contemporanea con più di 40 altre città italiane. Partenza e arrivo sono fissati al Parco Suardi, con un percorso di 4,5 chilometri accessibile a tutti, compresi i bambini - anche in passeggino – e le persone in carrozzina. Al Parco Suardi, già dalle 17, sarà allestito un village che resterà aperto fino alle 21 con accoglienza, animazione, musica e punti ristoro aperti a tutti, nel quale presteranno la loro assistenza anche gli alpini. Per i primi 800 iscritti (la donazione richiesta è di 15 euro, 5 euro per i bambini fino a 7 anni) è previsto un ricco pacco gara, realizzato col contributo di tanti sponsor nazionali e provinciali. Il percorso si snoderà lungo via San Giovanni, via Pignolo Alta, viale Vittorio Emanuele, viale delle Mura, via della Fara, via Porta San Lorenzo, via Maironi da Ponte, lungo la ciclopedonale di Valverde, via Baioni, Via Sauro e via Battisti, per poi tornare al punto di partenza.

Iscrizioni aperte

Le iscrizioni sono già aperte, è sufficiente andare al sito www.pigiamarun.it/bergamo e seguire le istruzioni. Lo spirito dell’iniziativa è: insieme, in pigiama, per essere vicini a quei bimbi che in pigiama devono stare tutto il giorno.

A Bergamo, la Pigiama Run è sostenuta dalla generosità di molte aziende e enti del nostro territorio: Allegrini di Grassobbio, Bunny Impianti di Curno, Centro Salute della Donna di Verdello, Corden Pharma di Treviglio, Diachem di Caravaggio, Divani & Divani di Bergamo, EffeGiEffe di Azzano S. Paolo, Eurozeta di Casazza, F.B. Strade di Vimercate, Fisioforma di Bergamo, Fondazione From di Bergamo, Gruppo Alpini Borgo Santa Caterina di Bergamo, Heidelberg Materials di Bergamo, Lovato Electric di Gorle, McBride di Bagnatica, Perofil di Bergamo, Pigna di Alzano Lombardo, Sti Soluzioni Tecnologiche Integrate di Bergamo, Valcoperture di Solza e W&H Sterilization di Brusaporto.

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