Cosa c’entrano il polpo alla brace e il fritto misto di pesce con la Val Seriana? Apparentemente nulla, visto che sono i tipici protagonisti delle sagre estive sul lungo mare, come quella di Mola di Bari dove, da quasi cinquant’anni, il polpo è considerato la specialità culinaria più amata della Puglia. Oppure, quella di Tellaro, nata per ricordare la leggenda secondo cui nel 1600 il piccolo borgo ligure fu salvato dall’attacco dei pirati saraceni proprio da un grosso mollusco che, uscendo dall’acqua e aggrappandosi alle campane della chiesa di San Giorgio, avrebbe avvisato i suoi abitanti del pericolo imminente.
Insomma, niente mare e niente imprese sui monti di Bergamo. Eppure, la storia dei fratelli Archetti, titolari de La Bergamasca Eventi, dimostra che anche Albino può ospitare con fierezza un festival a base di polpo alla brace e fritto misto. Esperti di street food, nel 2012 Daniele e Andrea Archetti iniziarono a portare le loro specialità alla griglia nelle piazze di tutto il nord Italia. L’arrivo della pandemia segnò una battuta d’arresto per l’intero settore. Fu in quel momento che agli Archetti venne l’idea: chiedere al Comune di Albino, il paese della loro attività, di allestire uno spazio ristoro all’aperto dove le persone potessero tornare a vivere momenti insieme, nel rispetto delle normative. Nacque così il progetto «Spritz & Burger», il chiringuito estivo immerso nel verde sulle rive del fiume Serio, direttamente sulla pista ciclopedonale dalla Val Seriana.
«Nel 2020 abbiamo inaugurato il primo festival a tema – ricorda Daniele – e abbiamo pensato di proporre il polpo alla brace, il nostro marchio di fabbrica. Non ce lo aspettavamo, ma è stato un grande successo». Da lì in poi La Bergamasca Eventi e il suo chiosco sono cresciuti, grazie anche agli altri format itineranti che li hanno resi famosi, come il «Festival della paella valenciana e della sangria», il «Festival degli arrosticini», quello dello gnocco fritto e della Valtellina.
«Oggi lo “Spritz & Burger” ha una superficie di circa 1000 m² tra cucina, tavoli e spettacoli – continua Archetti – All’inizio era piccolissimo, ora riusciamo a garantire quasi 800 coperti».
Anche quest’anno dunque, i due fratelli vincono la scommessa di portare il pesce nella valle, festeggiando la quinta edizione della loro rassegna. Un’occasione, dal 7 al 16 giugno, per ridisegnare l’immaginario attorno a questo mollusco e goderselo immersi nel verde.
Alla brace o con le spezie, tra tradizioni e miti
Protagonista dello «Spritz & Burger» sarà il polpo alla brace, servito nel panino o al piatto, con l’insalata o, per gli amanti del gourmet, con burrata e pomodori secchi. Il mollusco si presta però a tante altre ricette, anche fuori dall’Italia. In Portogallo, ad esempio, tipico è il polpo a Lagareiro, che in italiano si può tradurre come il «polpo del frantoiano», in quanto ricco di olio extra vergine di oliva che conferisce morbidezza, sapore e intensità. Spostandosi invece nelle sagre del nord della Spagna, ci si può imbattere nel polpo alla galiziana, condito con sale grosso, paprika dolce e spezie piccanti.
In qualunque paese si cucini, però, una cosa è certa: il polpo, per essere buono, deve essere morbido. Ma come fare? Una volta si credeva che il tappo da sughero nell’acqua di cottura rendesse la consistenza più tenera. In realtà, questa credenza ha origine da una abitudine della vecchia Bari, dove i pescatori erano soliti cucinare i polpi pescati di notte in un unico grande pentolone condiviso. Ecco allora che, per evitare di scambiare gli esemplari – magari con altri qualitativamente peggiori – i pescatori iniziarono a legare ai propri polpi delle lenze con dei tappi di sughero sui cui scrivevano il proprio nome. Per ammorbidire il polpo, il consiglio, piuttosto, è di congelarlo, bollirlo e lasciarlo “riposare” nel suo brodo (da cui il detto: «Il polpo si cuoce nell’acqua sua»). Altro che sughero!
Scoprire la Val Seriana pedalando nel verde
Il Festival del polpo alla brace sarà l’occasione per riscoprire un noto itinerario sostenibile che si snoda nel cuore del territorio bergamasco. A Bergamo, infatti, prende il via la ciclabile della Val Seriana, un percorso immerso nel verde che porta, quasi 59 km dopo, a Valbondione. Niente paura però: per la sagra del polpo basterà fermarsi molto prima, ad Albino, pedalando su un tratto dolce e totalmente su sede propria, quindi adatto per le famiglie e i più piccoli. Puntellata da diverse occasioni di sosta, la ciclabile costeggia spesso il fiume Serio e corre parallela anche alla tranvia TEB a cui, volendo, si potrebbe chiedere un “passaggio” fino a destinazione.
Dopo una pausa allo «Spritz & Burger», il giro in sella continua fino a Clusone, dove si conclude il primo tratto della ciclovia. Da lì in poi, la pista si inoltra nella Val Seriana, diventando un po’ più stretta e impegnativa. In compenso, i cicloturisti potranno ammirare i caratteristici panorami montani e raggiungere le sorgenti del Serio.
Cosa fare a L’Eco café
Dalle 16 a mezzanotte, ad Albino troverete anche L’Eco café. Presso lo stand della nostra redazione mobile, potrete sfogliare il quotidiano e gustare una tazzina di buon Caffè Poli. Troverete anche un’autrice di Eppen, che seguirà live la manifestazione ed è pronta ad ascoltare le vostre storie.
Approfittatene per conoscere le nuove speciali offerte di abbonamento. A chi ci raggiungerà ad Albino offriremo l’abbonamento bimestrale (6 giorni a settimana) all’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo, oppure l’abbonamento semestrale all’edizione digitale del quotidiano, oppure ancora tredici numeri della rivista Orobie a soli 55 euro. Chi preferirà, potrà invece optare per la seconda promozione: 100 euro per chi si abbona per quattro mesi all’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo (6 giorni a settimana), oppure a un anno di edizione digitale, oppure ancora a venticinque numeri di Orobie. In omaggio, uno o due biglietti per il parco divertimenti Leolandia di Capriate San Gervasio.