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Mercoledì 11 Febbraio 2009
L'architetto Giacomo Quarenghi
lo donò a Caterina di Russia
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Alcuni storici locali fanno risalire la coltivazione della vite addirittura al periodo pre-romano, altri ritengono che furono proprio i romani ad introdurne la coltivazione nelle zone collinari. Altri documenti storici ci confermano la particolare fortuna di questo vino passito nel ‘600 e nel ‘700. La tradizione lo fa risalire all'epoca degli Atestini - Rosciate o Rosate come scrive il Capitano di Venezia da Lezze. Rosate trae origine dal greco Ros (grappoli o fascio di uva) e dal celtico ate, che significa villaggio. Questo vino vanta anche il fatto di essere stato dono prezioso del grande architetto bergamasco Giacomo Quarenghi alla zarina Caterina II di Russia. Da qui conquistò velocemente quote del mercato londinese; furono proprio i londinesi a trasformarlo in delizioso passito, spinti dalla voglia di creare un nuovo sherry di uva. Nel ‘700 il Moscato di Scanzo veniva quotato alla Borsa di Londra per una ghinea d’oro alla botticella. Ancora oggi il Consorzio è fornitore della Real Casa di Inghilterra.
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Il Moscato di Scanzo avrà il marchio Docg