Svariate le richieste di consulenza. Balza comunque all'occhio un dato clamoroso: 1.700 persone (38%) si sono rivolte ad Adiconsum lamentando addebiti per telefonate mai fatte, per passaggi da un gestore all’altro, strappati con metodi al limite della truffa e per i soliti servizi addebitati senza che l’utente li avesse mai richiesti. A volte incredibili sono i ritardi con cui si ottengono trasferimenti di linea, per chi, cambiando residenza, vuol mantenere lo stesso numero.
Il 6% dei casi ha riguardato le multe: singolare è stato il caso, non ancora risolto, di un cittadino ultrasessantenne che si è visto recapitare una multa per aver guidato il proprio motorino, a Napoli, senza casco e senza mani sul manubrio; mentre il 3,5% ha visto affrontare questioni legate a contenziosi sull’acquisto della casa , che continua a presentare aspetti spesso al limite della legalità. Molti casi (3%) hanno riguardato ancora il fenomeno delle pratiche commerciali scorrette nelle vendite fuori dai locali , troppe volte fatte con azioni truffaldine; la non applicazione del diritto di garanzia, quando ci sono difetti nei prodotti acquistati; l’annosa vicenda delle vacanze rovinate e le richieste di aiuto per polizze assicurative, che a volte nascondono vere e proprie trappole contrattuali.
Altri 360 consumatori hanno lamentato problemi con le Società erogatrici di Energia (elettrica e gas) (8%), dei quali la gran parte ha avuto contenziosi con Enel per conguagli onerosi, causati spesso dalla non lettura del contatore da parte della Società; per addebiti impropri, dovuti a consumi anomali o a cambi di residenza o a costi per riallacci non dovuti; per notevoli ritardi nei nuovi allacciamenti.
Clamoroso è stato il caso dei coniugi di Dalmine che hanno pagato, attraverso l’addebito bancario, a Enel Elettricità migliaia di euro, per un’utenza di altra persona e che , per fortuna, proprio in questi giorni hanno positivamente risolto il loro contenzioso, con un rimborso di 3.500 € da parte della banca. Altro aspetto molto delicato è stato quello dei mutui e dei problemi connessi al ricorso al credito del consumo. Più di 250 persone (5,6%) si sono rivolte all'associazione per rinegoziare mutui o per trasferirli, anche dopo l’intervento del Governo, questo a causa dei noti aumenti dei tassi di interesse che hanno messo in difficoltà molte famiglie bergamasche. Sono state aperte oltre 2.500 pratiche, di cui circa 2.000 si sono concluse positivamente.
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