Partiamo dall’affermazione ottenuta nel dicembre del 1947 sul grande Torino con alla stupenda rete di Cinesino Salvi, ma anche alla straordinaria parata di Bepi Casari sul gran tiro di Valentino Mazzola. Indimenticabile il 5-2 inflitto al Milan del trio Gre-No-Li nel marzo del 1950. Quattro anni dopo l’Atalanta riuscì nell’impresa di far perdere lo scudetto alla Juventus sconfiggendola alla penultima giornata per 3-2.
Nel marzo del 63 memorabile il tiro in corsa di Nielsen che sconfisse l’Inter di Helenio Herrera. Nella prima giornata del campionato 64/65 indimenticabile il successo (2-0) sul Bologna neo campione d’Italia. Anche il Napoli di Maradona nell’ottobre dell’84 fu costretto ad arrendersi al gol di Soldà e toccò a Carlo Osti marcare il «pibe de oro». Cinque anni dopo (novembre 89) furono Evair e Mindo Madonna a piegare l’Inter. Ma come dimenticare quel gran tiro al volo di Fabio Gallo che nel secondo tempo supplementare determinò l’eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia, seguito da quel «bastardi» indirizzato da Mondonico a fine gara verso verso la tribuna. Un paio di mesi dopo l’Atalanta, sempre in Coppa Italia, riuscì ad eliminare il Cagliari di Trapattoni con due reti nel finale. Indimenticabile il gol del pareggio realizzato da Federico Pisani contro la Roma (l’Atalanta si impose poi con la rete di Morfeo) nel gennaio 1996. Nel fabbraio 97 i neroazzurri dedicarono a Pisani, scomparso qualche giorno prima, la bellissima affermazione sul Vicenza (3-1 con reti di Foglio e doppietta di Pippo Inzaghi). Più recenti le ultime tre gare: il gran finale della squadra di Vavassori nella vittoriosa partita con la Juve con le reti di Lorenzi e Ventola; il successo conquistato in uno stadio deserto a danno del Milan nel gennaio scorso con le reti di Langella e Tissone; il 3-1 sull’Inter di Mourinho.
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