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Mercoledì 06 Novembre 2013
Spendere 12 mila euro al mese
Di Giorgio Gandola
Dodicimila euro? Noccioline. Almeno per il senatore Antonio Razzi, che alla trasmissione di Radiodue «Un giorno da pecora» ha rivelato di essere riuscito in sette anni e mezzo da parlamentare a mettere da parte «poco o niente».
Primo: «Roma è cara». Secondo: «Devo pagare due collaboratori 1500 euro l'uno al mese». Ne resterebbero novemila, sufficienti per rendere felici tre famiglie, ma evidentemente Razzi ha le mani bucate. Viene quasi voglia di cercare nelle tasche qualche spicciolo per alleviare la sua indigenza se non fosse che la crisi ha tolto agli italiani anche il desiderio di ridere della superficialità di chi pretende di rappresentarli. In questo senso Antonio Razzi è un campione poiché fatica a rappresentare anche solo se stesso, e non da oggi. Cominciò la sua resistibile ascesa a Lucerna come presidente della federazione emigrati abruzzesi in Svizzera dove fu inquisito per distrazione di fondi e l'ha proseguita a Roma ammettendo di avere chiesto soldi a Berlusconi per votare la non sfiducia nel 2010 in compagnia di Scilipoti. Aspettiamo con fiducia il giorno in cui, invece di provare invano a «mettere qualcosa da parte», semplicemente si farà da parte.
Giorgio Gandola
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