Homepage
Giovedì 03 Ottobre 2013
Se il politico aggredito
accelera la sicurezza
di Pierluigi Saurgnani
Abituati ai tempi lunghi del nostro Paese in quasi tutto, sorprende positivamente la rapidità con cui è stata varata dal Comune di Seriate l'«operazione sicurezza».
Abituati ai tempi lunghi del nostro Paese in quasi tutto, sorprende positivamente la rapidità con cui è stata varata dal Comune di Seriate l'«operazione sicurezza», che prevede, a partire da ieri sera, il pattugliamento di tre agenti di polizia locale dalle 20,30 fino all'1 di notte per prevenire e contrastare i fenomeni di microcriminalità, le infrazioni stradali e il disturbo alla quiete pubblica, e per sorvegliare parchi pubblici e luoghi di aggregazione sociale.
Un provvedimento in qualche modo collegabile all'aggressione subìta dal consigliere comunale Damiano Amaglio, e poi raccontata da lui stesso in Consiglio comunale e sulla stampa. Se non sbagliamo, l'aggressione è del 1° settembre, l'informativa in Consiglio comunale del 4 settembre, la delibera sull'«operazione sicurezza» del 24 settembre e il 1° ottobre ecco già pronta la task force.
Tempi ultrarapidi, non c'è che dire, complimenti al Comune di Seriate. Come una scheggia, il vicesindaco di Seriate Nerina Marcetta in meno di un mese ha approntato la squadra che ora può offrire maggiore sicurezza e tranquillità alle notti seriatesi. È pur vero che il vicesindaco, che ha la delega alla Sicurezza, ha precisato al nostro giornale che stava già pensando di potenziare il servizio di vigilanza e ne aveva già discusso in Giunta comunale, tuttavia l'aggressione al consigliere comunale sembra aver impresso un'accelerazione al salutare provvedimento.
Forse qualcuno storcerà il naso di fronte al fatto che la denuncia pubblica di un politico abbia più visibilità, forza e capacità di smuovere le acque di quella di un anonimo cittadino. Ma, alla fine, ciò che conta è che questo generi un provvedimento che va a vantaggio di tutti i cittadini, anche perché, purtroppo, può capitare che accada il contrario, specie se volgiamo lo sguardo a Roma, e cioè che i guai di un politico producano leggi disastrose per tutti.
E allora - ma non ce ne vogliano quelli che una volta erano detti i «rappresentanti del popolo» - ci sarebbe quasi da auspicare che sempre più spesso nostri sindaci, assessori e consiglieri comunali si trovino in situazioni, se non proprio pericolose, comunque di difficoltà e di disagio, alle prese cioè con i non pochi problemi che il cittadino qualunque affronta quotidianamente. E, purtroppo, senza grandi supporti da parte dei pubblici poteri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA