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Mercoledì 25 Settembre 2013
Il nome della Nutella
di Fabiana Tinaglia
Un tempo il nome si scriveva sulle magliette dei bambini. In vacanza sulla Riviera romagnola, te lo stiravano in pochi minuti, appiccicandolo vicino a colorati robot e pony alati. Ora il nome finisce tatuato, sulle lattine della Coca-Cola. E pure sul barattolo della Nutella.
L'ultima trovata in marketing e merchandising ha già fatto il giro dell'Europa, tra Belgio e Spagna, e ora arriva in Italia. Mentre Coca Cola ci sta facendo bere in compagnia di Laura e Anna, ma anche di un amico, della felicità, della mamma e del papà, Nutella la racconta diversamente: da ottobre espositori ad hoc permetteranno di scegliere un'etichetta adesiva col proprio nome, offrendo anche etichette dedicate, tra amori, familiari e amici vari. Il tutto per personalizzare, coinvolgere, condividere. Fare rete, in tutti i sensi, passando dai social network che stanno cambiando la vita sociale, le abitudini culturali e, a quanto pare, quelle alimentari.
Basta il passaparola, uno scatto in Istangram, un like in Facebook. Ma a pensarci bene nessuno ha inventato nulla di nuovo: nei mercatini vintage si scovano ancora, magari sbeccate, le tazze anni Sessanta di Ovomaltina, arancioni e bianche, con in bella vista i nomi più popolari del tempo. Sempre personalizzazione è, cambiano solo i network, virtuali e senza confini. Restano i nomi. E anche la crema di nocciole più famosa al mondo si adegua.
Fabiana Tinaglia
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