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Mercoledì 18 Settembre 2013
Le mani di «Peerlusconi»
Giorgio Gandola
L'Europa non esiste. Calma, stiamo parlando della campagna elettorale tedesca, dove i temi comunitari legati alla moneta unica, alla crisi perdurante e al rigore boomerang imposto ai Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) rimangono sullo sfondo.
L'Europa non esiste. Calma, stiamo parlando della campagna elettorale tedesca, dove i temi comunitari legati alla moneta unica, alla crisi perdurante e al rigore boomerang imposto ai Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) rimangono sullo sfondo.
In primo piano si lotta, con molto fair play, per ben altro. L'argomento preferito dai Verdi è il cambiamento climatico. E per combatterlo c'è la proposta di imporre un giorno senza carne ai maggiori mangiatori di wurstel del mondo.
La Cdu, partito di Angela Merkel, chiede che si introduca il pedaggio in autostrada, una specie di sacrilegio nazionale. Ma con un distinguo: dovrebbero pagarlo solo i turisti stranieri per agevolare il rinnovamento della rete autostradale.
La Spd preferisce non mostrare neppure il volto del vulcanico candidato Peer Steinbruck (per gli avversari Peerlusconi), che dopo le elezioni italiane aveva definito il Cavaliere e Grillo «due clown» facendo indignare il presidente Napolitano.
I cartelloni ne evidenziano le mani, ma il messaggio è poetico: «È nelle vostre mani». Cosa? Il futuro. Su questa campagna elettorale senza Europa si stanno abbattendo le critiche dei commentatori italiani, sorpresi che i temi siano di basso profilo.
Quelli che caratterizzano i nostri maggiori partiti - vale a dire il destino del Pd nell'eterna corsa al rinnovamento e il destino di Berlusconi come unica luce del Pdl - sono invece di grande presa popolare. Infatti la fuga dalle urne continua.
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