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Sabato 10 Agosto 2013
Zanzare a caccia di stipendi
di Alberto Bobbio
La contraerea giace lì nel magazzino un po' triste. Rischia le ragnatele. Maledette zanzare che ci tolgono lo stipendio! Gli insetti più fastidiosi con le loro punturine, quelli più insulsi, adesso stabiliscono l'andamento del mercato e della cassa integrazione.
È accaduto alla Zobele di Trento, gruppo leader nel settore del contrasto al ronzare notturno e diurno. Settanta dipendenti i sono finiti senza lavoro, cassa integrazione ordinaria, non per crisi aziendale, non per stretta di credito dalle banche, non per investimenti sbagliati, ma perché le zanzare non pungono più. La colpa è del cambiamento climatico della pazza primavera e di quest'estate vacillante, pioggia, vento, freddo e così nel Sud dell'Europa addio zanzare con magazzini pieni di pesticidi, spray e zampironi desolatamente invenduti e addio stipendio: cassa integrazione per 13 settimane.
Adesso con il caldo le zanzare hanno riavviato finalmente il mercato: sono tornate a pungere. E le vendite ripartite. Troppo tardi però, perché bisogna compensare e svuotare il magazzino. Ogni produzione, si sa, deve essere adeguata al mercato, legge della domanda e dell'offerta. Se la produzione eccede la domanda fa le ragnatele in magazzino. Ecco la risposta alla domanda perché Dio ha creato le zanzare e ne ha ammessa una coppia sull'Arca di Noè. O no?
Alberto Bobbio
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