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Mercoledì 31 Luglio 2013
Anche i ricchi piangono...
e rinunciano ai jet privati
A causa della crisi economica anche i ricchi piangono e rinunciano sempre più a lussi come l'aereo privato. Secondo i dati rivelati da Beechcraft Corporation il 33% dei jet italiani di piccole e medie dimensioni sono sul mercato. Si tratta della percentuale più alta in Europa.
In tutto in Italia si contano 86 velivoli di questo tipo, contro i 289 in Germania, che ha la flotta più grande nel continente. La media europea di jet privati in vendita è invece del 19%. Il secondo Paese in cui ci sono più velivoli sul mercato è la Danimarca, con una percentuale del 28%. Segue la ricca Svizzera al 26%, il Regno Unito al 21%, a pari merito con l'Austria, la Spagna al 19%, la Germania al 16% e la Francia al 13%. In tutto in Europa si contano 1.440 jet piccoli e medi e tanti quindi hanno il cartello «vendesi». «La crisi economica ha spinto molti proprietari a vendere il loro aereo», ha detto Brian Howell, un alto dirigente di Beechcraft, secondo cui il mercato sta diventando sempre più saturo. E chi non vende il proprio aereo per far cassa ha la tendenza a usarlo per più tempo, evitando di comprarne uno nuovo.
Anche perché in molti casi l'aereo viene usato dagli imprenditori che si devono spostare rapidamente da una parte all'altra del continente e rinunciare a questo mezzo di trasporto, prendendo un volo di linea, incide molto sull'immagine dell'azienda. Ma i conti, alla fine, devono tornare. Sempre secondo Beechcraft, aumentano le richieste di ammodernamento dei velivoli, per rimpiazzare strumenti e motori troppo usurati. Secondo una prassi consolidata tra i comuni mortali quotidiamente alle prese con i bilanci da far quadrare. «Stiamo assistendo, per esempio, a un forte aumento delle richieste per il nostro programma di aggiornamento Hawker Xpr - ha affermato Howell - abbiamo ricevuto ordini fino al terzo trimestre del 2014».
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