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Sabato 27 Luglio 2013
Burocrazia all'attacco
Giorgio Gandola
Si è sentito sotto assedio e ha alzato la voce. Non è la prima volta, ma Bernardo Caprotti spesso fa centro. Quando ha visto arrivare nel cantiere di Esselunga a Novara ben 20 ispettori, ha capito d'essere finito nel girone infernale della burocrazia.
Si è sentito sotto assedio e ha alzato la voce. Non è la prima volta, ma Bernardo Caprotti spesso fa centro. Quando ha visto arrivare nel cantiere di Esselunga a Novara ben 20 ispettori per verificare la posizione di 30 fra tecnici e operai, ha capito d'essere finito ancora una volta dentro il girone infernale della burocrazia italiana.
Il pianeta della scartoffia è affollatissimo, i nostri imprenditori e artigiani lo sanno bene. Un mese fa nel cantiere di Esselunga, aperto per realizzare un supermercato di settemila metri quadrati dopo 14 anni di procedure senza fine e di lungaggini amministrative, si sono concentrati nello stesso giorno Inail, Inps, carabinieri, guardia di finanza e forestale.
La mega-ispezione è durata otto ore, con le forze dell'ordine schierate per controllare che nessuno dei 30 dipendenti dell'impresa edile si desse alla fuga, e ha fruttato 75 pagine di verbale per qualche tesserino identificativo del personale dimenticato in tasca o a casa.
Gli addetti si sono messi a disposizione dei funzionari e secondo l'azienda della grande distribuzione tutto è filato liscio: «Le osservazioni emerse sono state di un cantiere regolare e in ordine, a settembre sapremo che sanzioni pagheremo. Nessuno contesta i controlli, ma non ci stupiamo del fatto che le aziende non riescano a resistere in questo periodo».
C'è un altro dettaglio: 20 controllori per 30 controllati. È la conferma che per lo Stato la crisi non esiste.
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