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Venerdì 26 Luglio 2013
Quel dolore fasullo
di Giorgio Gandola
Un treno in corsa si è abbattuto anche sul premier spagnolo Mariano Rajoy, autore di condoglianze copia-incolla per le vittime della tragedia ferroviaria di Santiago de Compostela. Il primo ministro ha inviato ai parenti delle vittime un messaggio pubblico.
Un treno in corsa si è abbattuto anche sul premier spagnolo Mariano Rajoy, autore di condoglianze copia-incolla per le vittime della tragedia ferroviaria di Santiago de Compostela. Il primo ministro ha inviato ai parenti delle vittime un messaggio pubblico nel quale - ultimo agghiacciante capoverso - mostrava tutta la sua vicinanza alle famiglie «per la perdita di vite umane e per i danni materiali che ha portato il terremoto che ha colpito questa sera la città di Gansu».
Il terremoto? Gansu? Immaginiamo lo sconforto di coloro che hanno ricevuto questo messaggio. Immaginiamo l'indignazione di un intero paese nel toccare con mano la superficialità del primo ministro, così indaffarato o distratto da firmare una lettera di condoglianze con una frase presa pari pari da un'analoga missiva spedita tempo fa al presidente cinese dopo un sisma asiatico.
Una partecipazione di facciata, un dolore da discount che dimostra quanto sia plastificata una classe politica incapace di fermarsi a riflettere persino davanti alla tragedia. Così indaffarata e proterva da non saper distinguere fra un gesto sentito e un profluvio di frasi fatte. Se la vedrà con gli spagnoli, Mariano Rajoy, da qui al giorno dei funerali. Sarà difficile essere credibile davanti a quelle ottanta bare, a madri, figli, parenti che da lui si aspettavano una parola, magari anche solo il silenzio. Ma veri.
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