Cronaca / Bergamo Città
Martedì 05 Giugno 2012
Mercoledì lo sciopero della benzina
L'Aci: «Basta, una tassa ingiusta»
«Anzichè introdurre una nuova accisa meglio nuove imposizioni su beni voluttuari». L'Aci ha proclamato per mercoledì 6 giugno lo sciopero della benzina: «Non è contro i terremotati, ma contro una tassa ingiusta».
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«Anzichè introdurre una nuova accisa, che si aggiunge alle 16 già esistenti sulla benzina, meglio sarebbe stato pensare a nuove forme di imposizione diretta su altri beni di largo consumo e soprattutto voluttuari: dalla tazzina di caffè al pacchetto di sigarette».
Ecco perché l'Aci ha proclamato per mercoledì 6 giugno in tutta Italia lo sciopero della benzina, invitando gli automobilisti a non fare rifornimento.
Il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, sostiene che «il continuo aumento della pressione fiscale sull'automobile è stato evidenziato anche da Bankitalia, secondo la quale nel 2011 gli automobilisti hanno versato maggiori tasse per un totale di 6,4 miliardi, con un incremento del 14,9% rispetto all'anno precedente».
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«Con lo sciopero della benzina indetto dall'Automobile Club d'Italia per il prossimo 6 giugno - ha continuato il presidente dell'Aci - vogliamo lanciare un messaggio chiaro al governo e al parlamento: malgrado cerchino di usare meno l'auto per contenerne i costi, le famiglie non sopportano di ritrovarsi a sborsare sempre di più. Ciò vale soprattutto per i carburanti, il cui costo alla pompa è gravato da una pressione fiscale di circa il 60%».
Lo sciopero della benzina - precisa un comunicato dell'Aci - «non è contro i terremotati, ma contro una tassa ingiusta, che colpisce soprattutto lavoratori e fasce sociali deboli e deprime ulteriormente il comparto auto, vitale sia per l'occupazione che per l'economia del Paese».
Anche il Codacons
E anche il Codacons invita gli automobilisti italiani ad aderire allo sciopero della benzina indetto dall'Aci. «Gli automobilisti non sono polli da spennare - spiega il Codacons -. Non è solo la benzina che grava pesantemente sul bilancio familiare, ma anche l'assicurazione, il bollo, la manutenzione del veicolo. Per una famiglia media italiana mantenere un'autovettura costa 3.960 euro all'anno, una vera e propria stangata. Per questo aderiamo allo sciopero di mercoledì ed invitiamo gli automobilisti a non fare rifornimento in quella giornata».
Quanto costa un'auto
Secondo i calcoli dell'associazione di consumatori una famiglia media da 2,4 componenti spende in un anno: 1678 euro di carburante, 715 per l'Rc auto, 491 euro per le riparazioni, tra meccanici e carrozzieri, 222 euro tra pedaggi e posteggi, 265 euro per il bollo auto, 235 per le multe.
Seguono 143 euro per il gommista, 126 euro per l'affitto del garage (non si calcola il costo dell'acquisto di un garage, essendo un investimento), 85 tra lavaggio e revisione auto.
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