Treviolo, auto nel posto per disabili
Ma il pass è dei parenti defunti

Un controllo incrociato di dati fra polizia locale e Ufficio Anagrafe di Treviolo è stato all’origine di una piccola «bonifica» dei permessi di guida agevolata e parcheggio per persone con disabilità.

Dal controllo è emerso che 11 dei 192 permessi elargiti dal Comune di Treviolo erano intestati a persone ormai decedute, ma non erano stati riconsegnati agli uffici comunali dai parenti delle persone a cui appartenevano in seguito al decesso, e quindi ancora a tutti gli effetti in circolazione. Dagli uffici della polizia locale si è dunque provveduto immediatamente ad annullare tutti gli 11 pass appartenenti a persone non più in vita. «Tutto è emerso dalle segnalazioni di alcuni cittadini – riferisce il comandante della Locale di Treviolo, Matteo Copia – e il risultato è dovuto ad un semplice lavoro d’ufficio sulle banche dati. Molti permessi erano scaduti da tempo, abbiamo identificato quelli non in regola e fatto un’opera di pulizia».

Uno degli 11 soggetti con permesso fantasma, distribuiti su tutto il territorio treviolese, addirittura aveva due macchine parcheggiate da mesi in due parcheggi per disabili, per le quali si è resa necessaria la rimozione forzata. «Treviolo ha fatto un’operazione intelligente – commenta la vicenda Ferruccio Bonetti, vicepresidente di Anmic (Associazione nazionale mutilati invalidi civili, ndr) Bergamo -, l’incrocio dei dati è l’unica soluzione per reprimere un fenomeno che anche nella Bergamasca si sta accentuando».

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