Trescore piange Mario il pasticciere
«Era entusiasta di quel viaggio in tenda»

Lutto a Trescore per Mario Bena, 39 anni, morto nei pressi del rifugio Tagliaferri dopo una vacanza in solitaria.

Era partito da casa con la sua tenda direzione Valle di Scalve per trascorrere qualche giorno tra la diga del Gleno e il rifugio Tagliaferri. Proprio nella zona della Piana del Gleno era stato visto accampato nelle giornate di venerdì e di sabato, ma dopo allora nessuno lo aveva più incontrato, e al rifugio Tagliaferri (che aveva spiegato alla famiglia di voler raggiungere) non era mai arrivato. Le ricerche di Mario Bena, 39 anni, pasticciere di Trescore, sono scattate solo dopo che il suo mancato rientro domenica (nella serata doveva andare al lavoro) aveva fatto preoccupare la famiglia. I volontari della stazione di Schilpario del Soccorso alpino e speleologico lombardo (Cnsas) lo hanno individuato lunedì 8 luglio verso le 16 in un canale nella Valle del Venano, proprio sotto il rifugio Tagliaferri.

L’ultimo contatto con la mamma, con la quale viveva in via Minardi (il papà è morto l’anno scorso per una malattia), Mario Bena l’ha stabilito venerdì. Da allora non una chiamata, non un messaggio, cellulare irraggiungibile. Anche Marco Licini, titolare de Le Golosie, bar pasticceria di Trescore presso cui Mario lavorava, ha tentato di chiamare il suo dipendente tante volte. L’ultima ieri pomeriggio, pochi minuti prima del tragico ritrovamento. «Lavorava nel mio staff di pasticcieri da quattro anni – ricorda il titolare dell’attività –, era un bravo ragazzo, un lavoratore. Si occupava di impasti, brioche e focacce, era in gamba. Ci metteva molto del suo. Si era preso una settimana di ferie, mi aveva detto che avrebbe voluto trascorrere una settimana in tenda, era entusiasta».

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