Spara all’ex moglie, è ancora fuggitivo
A Scanzo avanti con le indagini

Nella notte nessuna novità su Salvatore D’Appolito, l’uomo che giovedì mattina ha sparato alla sua ex moglie a Negrone di Scanzo.

Le forze dell’ordine stanno seguendo tutte le piste e si avvalgono dell’uso della foto segnaletica per proseguire nelle indagini e ricerche, foto che è stata distribuita sul territorio, per individuare al più presot il 50enne che si è subito dato alla fuga dopo aver sparato sei colpi di pistola a Flora Agazzi, 53enne.

La donna è stata colpita al collo e all’addome al culmine di una discussione che si è svolta a Negrone di Scanzorosciate, in via San Pantaleone, dove la donna si era recata per una visita a un’anziana sua lontana parente che ogni tanto aiutava per via dei suoi problemi di salute.

Dopo i sei colpi di pistola, Salvatore D’Apolito si è dato alla fuga dopo aver minacciato con l’arma anche un muratore che lavorava in un vicino cantiere e ha assistito alla scena. Scappato di corsa a piedi per un centinaio di metri, è poi stato visto balzare in sella a una Vespa 50 di colore bianco e che aveva la targa coperta con del nastro adesivo (come rilevato da alcune telecamere della zona). È ricercato per tentato omicidio.

Flora Agazzi e Salvatore D’Apolito – hanno poi ricostruito i carabinieri della compagnia di Bergamo – erano stati sposati a lungo: due figli più che ventenni, un maschio e una femmina, hanno abitato a Villasanta, in Brianza. Nel gennaio del 2017 Flora Agazzi era tornata a vivere con i suoi genitori, in via Frizzoni a Pedrengo. Per settimana prossima la coppia aveva fissato un appuntamento in tribunale a Bergamo per formalizzare il divorzio. In questo clima sarebbe maturato il raid.

Nativo di Foggia, di professione piastrellista, era già noto alle forze dell’ordine per minacce (ma non alla ex) e ricettazione. Non risultano a suo carico denunce da parte della ex moglie per violenza, ma solo una denuncia perché lui non le aveva pagato gli alimenti, come invece disposto dal giudice dopo l’iniziale separazione. L’uomo – che non ha il porto d’armi – era rimasto a vivere a Villasanta con la figlia, mentre la donna era tornata dai genitori.

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