Orio, superata quota 10 milioni
Il futuro? Con Milano, e poi il treno...

Sacbo non esclude riaperture sul lato Montichiari. L’importanza del collegamento ferroviario con Linate e Malpensa.

Un traguardo storico: l’aeroporto di Orio al Serio ha superato per la prima volta nella sua storia il tetto dei 10 milioni di passeggeri. È successo giovedì 17 dicembre, nel giorno degli auguri di Natale dei vertici Sacbo con i giornalisti: «Un premio per il lavoro serio, siamo terzi in Italia dietro due colossi come Fiumicino e Malpensa» il commento di un soddisfatto Miro Radici, presidente della società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio.

Ora avanti tutta nella trattativa con Sea per l’integrazione tra Linate, Malpensa e Orio. Sacbo ha già scelto gli advisor (Mediobanca per le parte finanziaria, Kpmg per quella operativa) e tra una ventina di giorni scade il termine del bando pubblicato dal Comune di Milano - principale azionista Sea – per trovare il proprio. «Siamo in una situazione di impasse, aspettiamo Milano» ha commentato Radici, fiducioso sul buon esito della trattativa: «Fino a quando trattiamo con Sea noi guardiamo solo in quella direzione. Una volta chiusa la partita, anche quella per Montichiari si potrebbe riaprire...». Di certo c’è che la quotazione in Borsa del nuovo soggetto, prevista per ottobre 2016, slitterà più in là, in attesa che Milano compia i suoi passi.

Quella stessa Milano dove da qualche settimana opera anche Ryanair, lato Malpensa: «Non credo che ci saranno problemi con loro» taglia corto il direttore generale Sacbo, Emilio Bellingardi. «Del resto anche loro sono andati con Sea». La vera sfida, semmai, è mettere in relazione i tre scali via ferrovia: «La soluzione prioritaria è quella, altre ipotesi non sono funzionali»

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