Cronaca / Hinterland
Domenica 07 Agosto 2016
Orio, il ritorno alla normalità - Video
«I cargo rischiano di più: ecco perché»
Era tutto normalmente in funzione, già dalle prime ore della mattina, sabato all’aeroporto di Orio al Serio. Anche la viabilità circostante, dopo la riapertura delle strade, è rimasta scorrevole. Ma in paese, tra le case più vicine alla pista, resta la preoccupazione. E si riaccende il dibattito sul futuro dello scalo: tra i temi «caldi» ci sono anche i voli notturni.
Su L’Eco di Bergamo in edicola domenica 7 agosto un reportage di quattro pagine con i racconti di chi abita vicino all’aeroporto e le voci di alcuni esperti. Dalle parole della gente emergono la preoccupazione dopo l’incidente di venerdì, i ricordi degli anni passati in cui «i voli erano pochi» e la speranza che «si pensi ai cittadini», mentre dalle statistiche di Antonio Bordoni, docente alla Luiss e curatore del sito internet Air-accidents.com, dove sono catalogati tutti gli incidenti aerei avvenuti nel mondo dal 1951 a oggi, sembra emergere a livello globale la tendenza a una incidentalità superiore nei voli merci, rispetto a quelli passeggeri.
«Soprattutto negli ultimi anni, il trend si nota non tanto in termini assoluti, quanto facendo le dovute proporzioni: bisogna considerare che su dieci voli, uno è cargo, gli altri 9 sono passeggeri». Dal 2010 a oggi, nel mondo, gli incidenti mortali su velivoli da trasporto merci sono stati 46. Per fortuna, non è il caso di quanto accaduto a Orio venerdì mattina.
Un incidente aereo, evidenzia Bordoni, è sempre frutto di una catena di eventi, non è possibile individuare una sola causa. Ma in generale a pesare sui trasporti merci c’è il tema degli orari: «La stanchezza è implicita, e influisce. Questi equipaggi iniziano a lavorare magari alle 22, alle 23, e finiscono alle 4-5 di mattina. Si vola di notte perché la consegna di pacchi e pacchetti deve avvenire la mattina successiva». Per l’esperto, comunque, nel sistema aeroportuale internazionale attuale eliminare i voli notturni non sarebbe pensabile: «Si creerebbe il caos, pensiamo solo ai voli intercontinentali».
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