Polizia all’aeroporto di Orio, i sindacati:
«Un solo agente per i rinforzi estivi»

L’estate preoccupa la Polizia di Stato. Alla Questura e alla Prefettura di Bergamo, oltre che al dirigente della Polizia di frontiera, arriva la segnalazione del segretario generale provinciale del sindacato Fsp della Polizia.

«Nonostante le numerose segnalazioni in merito alla cronica carenza di personale in servizio presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Orio al Serio, giunti nel periodo estivo e speranzosi di ricevere considerevoli rinforzi di personale, ancora una volta, purtroppo, dobbiamo prendere atto che il Ministero mostra un evidente disinteresse nei confronti delle crescenti esigenze di sicurezza di quello che ormai è il terzo scalo aereo nazionale» scrive il segretario generale provinciale del sindacato Fsp della Polizia di Stato Roberto Villa..

«Questa indifferenza grava sull’operato di quegli agenti che ancora oggi, con estremo senso del dovere e del sacrificio effettuano turni di servizio “indeterminati”, tentando di garantire la sicurezza degli oltre 12 milioni di passeggeri in transito durante l’intero anno».

Questo comunicato fa seguito alla segnalazione del 7 aprile dopo che a marzo il Ministero dell’Interno aveva divulgato una circolare in merito ai potenziamenti degli Uffici di Polizia di Frontiera a livello nazionale, in prospettiva degli imminenti movimenti, «non prevedendo alcun incremento di personale, al già ridotto organico della Polizia di Frontiera di Orio al Serio». Da qui ancora una segnalazione: «Ad oggi non è stata data alcuna risposta alla denuncia presentata da questa Segreteria Provinciale, anzi: è di pochi giorni fa la circolare del Dipartimento della Polizia di Stato con cui veniamo a conoscenza che il rinforzo previsto per l’aeroporto di Orio al Serio per il periodo estivo (dal giorno 11 giugno al giorno 11 luglio) è di un solo poliziotto».

E la contestazione è immediata: «Inutile sottolineare che la soluzione adottata risulta essere deficitaria oltre che irrisoria - continua Villa -. Valutando poi l’incremento dei servizi che si dovranno svolgere relativamente a voli particolarmente a rischio e che andranno ad intensificarsi proprio nei mesi estivi (periodi non coperti dal piano potenziamenti) e per i quali quasi certamente non si potrà mai garantire un servizio adeguato, se non andando ad intaccare in modo gravoso, quasi illecito, i servizi di Frontiera, non esiste logica che giustifichi la decisione di inviare un solo poliziotto per far fronte a tutto ciò».

Con un appello finale: «Si rinnova l’invito a valutare delle aggregazioni, eventualmente giornaliere, di personale anche su base volontaria, atte a rendere adeguati i servizi di vigilanza almeno in occasione di quei voli, a lui certamente conosciuti e particolarmente a rischio, che si andranno ad intensificare nei mesi di luglio ed agosto».

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