La mostra a Orio fu amata da tutti
Morto il fondatore della Cracking Art

È morto a Biella Omar Ronda, il fondatore della Cracking Art. Fu anche gallerista e famosissima la mostra organizzata a Oriocenter con le opere coloratissime che fecero impazzire grandi e piccini.

Omar Ronda è morto a 70 anni la notte del 7 dicembre all’hospice Orsa Maggiore di Biella. Nato a Portula (Biella) l’11 settembre 1947, Ronda è il fondatore e l’ideologo dal 1993 al 2007 del Gruppo Cracking art con la firma del manifesto detto «di fine millennio», che ne sancisce la filosofia «basata sullo studio e le analisi delle origini antropologiche delle materie fossili (petrolio) e l’utilizzo in forma artistica dei suoi derivati plastici (sintesi artificiali)», come scriveva lo stesso artista nella sua biografia.

Nato nel ’93 su impulso proprio di Ronda, il gruppo artistico «Cracking Art» - una delle avanguardie artistiche più apprezzate a livello internazionale - annovera oltre a Renzo Nucara (casa a Ponteranica), anche William Sweetlowe (belga), Marco Veronese, Alex Angi (francese), Carlo Rizzetti (anche lui di origini belga) e Kicco. Artisti con percorsi e produzioni proprie, che insieme danno vita a installazioni di «Cracking Art». Da dove viene il nome? Cracking catalitico è il processo che trasforma la sostanza organica in sintetica, quindi il petrolio in plastica. Cracking è il processo che trasforma il naturale in artificiale. La derivazione del nome è inglese: crack si traduce con schioccare, spaccarsi, spezzarsi, incrinarsi, a significare il divario dell’uomo d’oggi, dibattuto tra naturalità originaria e un futuro sempre più artificiale. Nel 2007, proprio dieci anni fa, la Cracking Art aveva invaso Oriocenter: uno zoo variopinto voluto direttamente da Antonio Percassi che aveva visto le opere alla Biennale di Venezia nel 2001.

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