Il testimone dell’omicidio di Seriate
«Il marito gridava: “Perchè l’hai fatto?”»

«Ho visto Antonio sul vialetto fuori casa. Era disperato e pronunciava frasi contro qualcuno che presumo stesse scappando in direzione del cimitero». È la testimonianza di uno dei vicini di casa della famiglia Tizzani, che la notte scorsa ha vissuto quei brevi attimi di terrore immediatamente successivi all’assassinio di Gianna Del Gaudio, trovata priva di vita con un profondo taglio alla gola nella villetta di piazza Madonna delle Nevi.

«Sentivo delle urla – ha spiegato il vicino, che per ragioni di sicurezza preferisce rimanere anonimo, – e mi sono affacciato dalla finestra per capire cosa stesse accadendo nel vialetto appena fuori casa. Ho capito subito che qualcosa di grave era appena accaduto, ma la conferma è arrivata poco dopo quando ho visto Antonio in strada disperato che si agitava e che urlava. Ho sentito anche che pronunciava frasi contro qualcuno. Io non sono riuscito a distinguere nessuna figura, ma penso che stesse urlando contro qualcuno che era in fuga. Pronunciava ripetutamente diverse frasi, fra cui “perché l’hai fatto, perché l’hai fatto” ed era evidentemente spaventato. Subito dopo ci siamo chiusi in casa perché abbiamo avuto molta paura: temevamo che potesse succedere nuovamente qualcosa di brutto».

Il marito della donna uccisa, il 68enne capostazione in pensione, ha poi raccontato di aver visto fuggire dalla casa un ladro incappucciato e di aver trovato la moglie in cucina in una pozza di sangue. I carabinieri che hanno effettuato i rilievi non hanno però trovato segni di effrazione a porte e finestre.

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