Filippo, nell’ultima lettera i tanti «grazie» ai compagni del rugby

IL SALUTO. Il 3 luglio Scanzorosciate si univa a papà Michele, mamma Sonia e ai fratelli Sara e Alessandro per l’ultimo saluto a Filippo Giganti, morto a 20 anni dopo una lunga malattia.

Il suo caso era noto anche a Papa Francesco che il 22 giugno aveva telefonato ai genitori. Sabato sera sul profilo Facebook del Rugby Bergamo 1950, dove Filippo aveva giocato dai 6 ai 17 anni, i compagni hanno pubblicato una lettera di «Filo» con le sue ultime parole e un messaggio: «Le parole di Filippo, il suo saluto a chi gli ha voluto bene, a chi gli è stato vicino, a chi l’ha accompagnato. Per noi sarà sempre un nostro compagno di squadra».

La lettera

«Easy, easy fra – scriveva Filippo –. Grazie per la compagnia che abbiamo condiviso finché io ho potuto. Per la vostra costante presenza che mi ha fatto sperare in una normalità». E ancora: «Grazie al grande gruppo dei rugbisti: mi ha fatto ancora sentire parte della squadra anche se la maglia numero 9 non ha più segnato mete. Grazie a tutte le persone che hanno cercato di curare in ogni modo questa bestia di male che mi ha colpito. Grazie agli amici e alle amiche che hanno sostenuto la mia famiglia, agli eccezionali e pazienti datori di lavoro che ci hanno supportato. Grazie a tutti i parenti, vicini e lontani. A tutti dico easy. Grazie ad una persona particolare che tra tanti impegni ha trovato tempo di pregare per tutti noi. Mamma, Giga, Ale, Sara e anche Axel, vi ho sempre sentiti vicini, ricordate di essere una famiglia alla quale, anche se in modo diverso, io faccio ancora parte. Vi voglio bene e ancora una volta grazie mille».

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