Cronaca / Hinterland
Lunedì 17 Luglio 2023
Catania, brucia l’aeroporto. Chiuso lo scalo, da Orio voli dirottati
Momenti di paura per un incendio che nella tarda serata di domenica 16 luglio si è sviluppato nell’aeroporto di Catania scatenando il panico tra i passeggeri e i dipendenti a causa della nube di fumo nero che si era diffusa all’interno dell’aerostazione.
La prima chiamata di soccorso è arrivata alla centrale operativa dei vigili del fuoco intorno alle 23,29 di domenica. Il rogo, infine, è stato circoscritto e spento dalle squadre dei vigili del fuoco intervenute anche dalla Sede Centrale del Comando Provinciale di Catania. La Sac, la Società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania, ha comunicato che a causa dell’incendio scalo resterà chiuso fino alle 14 di mercoledì 19.
«Non si registrano danni a persone. Ringraziamo Vigili del fuoco, enti di stato, primo soccorso e comunità aeroportuale per aver agito tempestivamente». Così su Twitter la Sac, la società che gestisce i servizi a terra dello scalo.
La situazione allo scalo di Orio al Serio
I voli sono stati dirottati su altri aeroporti dell’Isola. Il volo di lunedì mattina di Ryanair da Orio al Serio è stato dirottato su Trapani, si attende nelle prossime ore il piano voli di Enav, sentita la Sac. Nel frattempo nella mattinata di lunedì 17 luglio sono tre i voli Ryanair e 1 di Aeroitalia in partenza da Orio per Catania: si sta decidendo se farli operare da Trapani o Comiso. Aeroitalia opererà su Comiso.Martedì sono invece programati tre voli con Ryanair, mercoledì 3 Ryanair e 1 Aeroitalia.
Le info per eventuali rimborsi
Nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri, secondo il Regolamento 261 del 2004, è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero.
Il passeggero, quindi, alla ricezione della comunicazione del disagio, è libero di non accettare la riprotezione, qualora la stessa sia nei giorni successivi alla di viaggio desiderato. In questo caso, quindi, il passeggero può acquistare un nuovo biglietto aereo anche con altra compagnia in altro scalo e quindi prendere un mezzo pubblico o un taxi per raggiungere Catania. Risulta fondamentale in questo processo conservare la prenotazione originale del volo aereo per Catania, ma anche tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l’acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta inizia prefissata. Tutto ciò è necessario per richiedere il rimborso delle spese extra. Il vettore aereo può, di comune accordo con il passeggero, decidere di operare il volo, dirottandolo in un altro aeroporto. È comunque onere della compagnia aerea fornire assistenza per raggiungere lo scalo di Catania. Anche in questo caso, qualora ciò non avvenga, il viaggiatore può sostenere costi per mezzi pubblici e/o taxi per raggiungere l’aeroporto di Catania, chiedendo successivamente il rimborso al vettore aereo.
«I passeggeri che subiranno i disservizi aerei per via dell’incendio all’aeroporto di Catania – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – , possono seguire quanto disciplinato dal Regolamento Europeo 261/2004 e chiedere successivamente, qualora non riprotetti dal vettore aereo, il rimborso di tutti costi sostenuti per raggiungere Catania. Attenzione, le spese sostenute devono essere ragionevoli. I viaggiatori possono fare richiesta direttamente alla compagnia aerea».
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