
(Foto di Bedolis)
VALBREMBO. Le prime indiscrezioni sull’autopsia del cinquantottenne ucciso venerdì sera nella sua casa di Ossanesga e trovato senza vita domenica mattina. Anticipati gli interrogatori dei due fermati.
Bergamo
Una raffica di colpi - calci soprattutto - alla testa e lesioni fatali al collo. È questa la causa della morte di Luciano Muttoni, l’uomo di 58 anni trovato senza vita nella sua casa di Ossanesga di Valbrembo domenica mattina 9 marzo dalla fidanzata. La morte risale alla serata del venerdì precedente. Nella mattinata di mercoledì 12 marzo è stata eseguita l’autopsia all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dal dottor Matteo Marchesi.
Dalle prime indiscrezioni emerge che Muttoni è morto per lo sfondamento della scatola cranica provocato da numerosi calci (e anche dai colpi con il calcio della pistola scacciacani) inferti quando era a terra e che non si sarebbe neppure difeso.
Sono stati intanto anticipati alla stessa mattinata di mercoledì gli interrogatori dei due fermati dai carabinieri di Bergamo, i due giovani di 24 e 25 anni, di Bergamo e Monza: sono in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dalla minorata difesa della vittima, dal nesso teleologico (ovvero per aver ucciso Muttoni compiendo un altro reato, la rapina: aggravante, questa, che prevede una condanna all’ergastolo), dall’aver agito in più persone e dall’utilizzo dell’arma (la pistola scacciacani utilizzata come oggetto contundente per colpire la vittima al capo).
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