Expo, Fiera tutta da mangiare - Video
Viaggio tra architettura e mille culture

Decidete voi quale punto di vista scegliere, quale chiave di lettura dargli. Expo Milano è un mix incredibile di architetture e pensieri, di filosofie e studi scientifici, ma è anche musica e balli, giocosi passatempi che lo fanno assomigliare a un parco divertimenti, con una miscellanea di profumi e sapori. Tanti sapori, perché tanto è il cibo.

Questo è l’Expo della tecnologia: strutture moderne, video e applicazioni touch in ogni padiglione. È l’Expo dei tablet e degli smartphone: tutti ce l’hanno in mano e tutti sono in giro a fare selfie, a caccia di wi-fi free (che sono solo in alcune zone), pronti a fare tweet, a filmare abiti tipici (gli emiri sono i più paparazzati), edifici contemporanei, sculture di artisti rinomati, ma anche buffi pupazzi che sorprendono i tanti bambini.

C’è un po’ di tutto in questo fazzoletto di terra alla periferia di Milano, c’è tanto da vedere e tante le interpretazioni, quasi da uscirne storditi nel guazzabuglio. E i visitatori non mancano, subito accorsi (code di 40 minuti circa ai tornelli di ingresso alle 10 di ieri mattina) per questa Esposizione universale che affascina nella sua architettura, nelle scelte ragionate di progettisti e studiosi dell’alimentazione, e che fa sorridere nella baraonda di spettacoli che si susseguono tra sfilate, gruppi musicali e danze tipiche.

Partendo però da una garanzia: il Padiglione Zero. Che lascia senza fiato nella sua immensità e bellezza: un’apoteosi di legno a incastro e quei cassettini che sbucano dalle pareti della prima sala, in quella che sembra una rivisitazione contemporanea della biblioteca rinascimentale. Il tutto nella meraviglia di una riproduzione di una sequoia gigante (in resina) che sbuca dal tetto, di una fattoria di animali completamente bianchi in una sala nera, mentre nell’area successiva si affronta la dura realtà dello spreco alimentare con la riproduzione di una montagna di rifiuti.

Il cibo è al centro di questa Expo, sempre e comunque, lungo il decumano dove scorrono padiglioni e cluster: caffè, riso, cereali, cacao. Tutto un mondo di sapori da analizzare Paese per Paese. E il popolo di Expo li scopre, curioso e affamato. Ma non solo di sapere. Soprattutto di cibo vero, da degustare e addentare. Questa è una fiera da mangiare, in tutti i sensi.

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